Apricale: la perla in pietra

Il piccolo borgo di Apricale sorge nell’entroterra di Bordighera, a pochi chilometri dalla Riviera di Ponente. Alle sue spalle, un panorama mozzafiato: le Alpi Marittime fanno da sfondo ad un paesino interamente costruito in pietra, suggestivo ricordo del periodo medievale, che risplende al sole che mai manca di rendere questo borgo prezioso e suggestivo come una perla di rara bellezza. Il suo nome infatti, deriva da Apricus che significa infatti “soleggiato”.

L’intera cittadina si snoda tra infinite viuzze di pietra, un perfetto esempio dei carruggi liguri che sono un vanto per il nostro Bel Paese. Quasi tutte le strade portano alla piazza principale chiamata Torracca.

In questo intricato saliscendi di viuzze medioevali perfettamente conservate, un dedalo di pietra dove il tempo sembra essersi fermato al Duecento, si trova il Castello della Lucertola, antistante la piazza principale di Apricale. All’interno del Castello si trova il museo della storia di Apricale, dove sono conservati anche i celebri Statuti apricalesi del 1267, considerati i più antichi della Liguria.

È un edificio di notevole importanza storica e culturale, costruito su uno sperone di roccia e in passato dominava quasi tutto il borgo. Il nome dell’antico maniero deriva forse da quello che è stato per lungo tempo il simbolo della popolazione celtica che vi si era insediata, senza contare di come l’esposizione della struttura ricorda proprio una lucertola che si crogiola sotto i caldi raggi del sole.

Cuore pulsante della vita del borgo, in Piazza Vittorio Veneto si svolgono ogni anno numerosi eventi locali, come la festa dell’olio nuovo, la festa di San Valentino a febbraio e la Sagra della Pansarola (un tipo di frittelle dolci solitamente servite insieme allo zabaione caldo), la seconda domenica di settembre.

Apricale è inoltre un borgo frequentato e molto amato dagli artisti, soprattutto dai pittori, che hanno dipinto una cinquantina di murales sulle facciate delle case.

Una delle più belle cose da visitare a Apricale è senza dubbio la Chiesa della purificazione di Maria Vergine, il cui ingresso, ricostruito nel corso della seconda metà del ‘700, si affaccia oggi sulla Torracca. L’edificio religioso è un’opera architettonica che racchiude diversi stili, a partire dalla struttura originale gotica – poi rivisitata secondo i canoni dell’architettura barocca – sino alla facciata neoromanica. La sua particolarità è però la capacità di coniugare l’arte antica a quella moderna: sul campanile svetta infatti una bicicletta, curiosa installazione artistica di Sergio Bianco, chiamata La forza della non gravità.

Chiesa di Apricale e castello della Lucertola
La Chiesa di Apricale e il castello della Lucertola

Dicono di Apricale che sia un luogo meditativo, dove il silenzio custodito fra i caruggi, accarezza l’anima e dona sollievo alle inquietudini umane. Bèh, io sto partendo. Voi?