Limoncello underwater: Petrone e l’immersione nel golfo di Napoli

Lo scorso 25 settembre il golfo di Napoli si è reso protagonista di una importante sfida: l’antica Distilleria Petrone, prima azienda a livello mondiale ad aver sperimentato l’affinamento underwater di una partita di bottiglie di liquore, ha scelto Napoli per la seconda sperimentazione sottomarina.

Dopo il successo delle due immersioni precedenti,  nel 2021 e nel 2023, dell’Elixir Falernum sui fondali dell’antica Sinuessa al largo di Mondragone, l’antica distilleria Petrone ha scelto il porticciolo di Santa Lucia, poco distante dal Castel dell’Ovo e il limoncello, simbolo campano, per una nuova sperimentazione sottomarina.

L’immersione e l’affinamento underwater

Una vera sfida, quella dell’affinamento sottomarino che ha portato l’azienda di Andrea Petrone, general manager della distilleria casertana, a ripetere ancora una volta l’esperimento: stavolta sono ben 450 le bottiglie di limoncello immerse sul fondale napoletano che, cullate dalle correnti marine, a temperatura costante, al completo riparo dalle fasi lunari e in assenza di luce e ossigeno, rimarranno ad una profondità di circa 15 m per un intero anno di maturazione sottomarina.

 

All’operazione di immersione dei liquori ha concorso un’importante iniziativa sociale e solidale: grazie alla collaborazione con l’ArcheoClub d’Italia, il posizionamento della cassa sui fondali ha visto il coinvolgimento dei ragazzi dell’Area Penale di Napoli partecipanti al progetto MareNostrum e Bust Busters. Rosario Santonastasio, presidente nazionale Archeoclub d’Italia, ha dichiarato:

“E’ una straordinaria sperimentazione che vedrà anche una fase scientifica e i nostri ragazzi, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli che, attraverso il progetto Bust Busters hanno seguito corsi di immersione subacquea, ma anche corsi di teoria mediante i quali hanno conosciuto il patrimonio geologico, ambientale, storico, sono stati parte di una giornata memorabile, in grado di unire il sociale alla ricerca scientifica. E’ una nuova strada anche per loro”.

L’affinamento underwater della distilleria Petrone rappresenta un ambizioso progetto in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II che, in seguito all’estrazione delle bottiglie, analizzerà e studierà gli effetti della permanenza subacquea sulla maturazione dei distillati. Proprio come è stato fatto per l’Elixir Falernum, estratto lo scorso luglio dai fondali di Mondragone, le cui sfumature salmastre spiccano alla vista e al palato in una degustazione comparata con l’Elixir Falernum affinato secondo il metodo classico.