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Chi conosce le meraviglie di Napoli, avrà sicuramente sentito parlare dei suoi leggendari sette castelli. In questo articolo vi parleremo in particolar modo di Castel Sant’Elmo, famoso tra le altre cose anche per il panorama mozzafiato di cui si può godere una volta arrivati in cima. Chi vi mette piede non può certo non restarne affascinato, ammirando le bellezze di Napoli da uno dei punti più alti della città, posizionata nel quartiere Vomero. Anche per questo motivo è decisamente uno dei castelli più turistici del capoluogo di regione campano.
Ma Castel Sant’Elmo non è solo uno dei castelli più visitati della città partenopea. Ha infatti una particolarità che lo rende a tutti gli effetti unico al mondo. Volete sapere di cosa stiamo parlando? Non dovete fare altro che proseguire con la lettura.
Una stella a sei punte
Come potete vedere dall’immagine scattata dall’alto, noterete la curiosa forma di una stella. Il castello di cui stiamo parlando è infatti l’unico al mondo ad essere costruito su di una pianta a sei punte, una forma che per la precisione prende il nome di esagramma. Una caratteristica tanto strana quanto curiosa. Viene infatti spontaneo chiederci il perché di questa particolarità. Facciamo dunque un po’ di chiarezza.
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Dovete sapere che il simbolo delle sei punte può avere diversi significati, tutti quanti decisamente misteriosi. Del resto ci troviamo pur sempre in una delle città più misteriose del mondo, ricca di segreti che in molti hanno cercato e cercano tutt’ora di interpretare. In questo caso specifico, Castel Sant’Elmo è circondato da un alone di mistero tutto suo, talmente tanto da cercare il suo equilibrio tra leggenda e realtà.
Diverse teorie, tra leggenda e realtà
L’esagramma ci riporta ai tempi degli ebrei, i quali la chiamavano Stella di David, simbolo dell’ebraismo e che è presente anche sulla bandiera dell’Israele. Per la cabala rappresenta materialità e spiritualità. Secondo altre teorie, invece, questo particolare simbolo potrebbe avere un significato alchimistico e prendere il significato di equilibrio cosmico, dato che rappresenta l’unione tra l’elemento dell’acqua e quello di fuoco. C’è poi chi crede nella numerologia e attribuisce alla stella a sei punte il numero 666 che, come tutti sappiamo, richiama il diavolo.
Tuttavia la spiegazione potrebbe davvero essere molto più concreta e semplice. Le punte sporgono infatti di circa 20 metri rispetto al castello e ciò lascia pensare che servissero a proteggerlo. Inoltre, negli angolo interni della stella, venivano sistemati i soldati per difendere da eventuali attacchi. Una strategia davvero utile, se ci si pensa, soprattutto perché il castello si conserva ancora così bene dopo oltre cinquecento anni.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.