“Vedi Cara” di Guccini, un capolavoro senza tempo

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Fonte foto: Velvet Mag

Possiamo affermarlo con sicurezza: Francesco Guccini è uno dei migliori cantautori italiani, simbolo della cultura popolare del nostro Paese. È, inoltre, un abile scrittore ed esperto di lingua: in passato si è occupato più volte di lessicologia, traduzione e dialettologia. Anche da una veloce lettura dei suoi testi, infatti, è possibile notare la padronanza e lo stile dell’artista.

Il contesto

Guccini

In foto: Guccini e Roberta Baccilieri dal sito ufficiale Francesco Guccini Official

Vedi Cara è stata composta oltre cinquant’anni fa, nel 1970. A scatenare la fantasia del cantautore, all’epoca, è stata una lite con Roberta Baccilieri, la sua fidanzata storica. La relazione, infatti, ha subito un duro colpo a causa dell’infatuazione di Guccini per un’altra donna. Durante quegli anni insegnava al Dickinson College di Bologna, e proprio in quell’occasione ha conosciuto Eloise Vitelli, con cui è addirittura scappato negli USA. A lei ha dedicato il brano 100 Pennsylvania Ave.

Il testo di “Vedi Cara”

Vedi cara, è difficile a spiegare
È difficile parlare dei fantasmi di una mente
Vedi cara, tutto quel che posso dire
È che cambio un po’ ogni giorno, è che sono differente

Vedi cara, certe volte sono in cielo
Come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà
Vedi cara, è difficile spiegare
È difficile capire se non hai capito già

Vedi cara, certe crisi son soltanto
Segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire
Vedi cara, certi giorni sono un anno
Certe frasi sono un niente che non serve più sentire

Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi
Son denari che van spesi con dovuta proprietà
Vedi cara è difficile a spiegare
È difficile capire se non hai capito già

Non capisci quando cerco in una sera
Un mistero d’ atmosfera che è difficile afferrare
Quando rido senza muovere il mio viso
Quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare

Quando sogno dietro a frasi di canzoni
Dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà
Vedi cara è difficile spiegare
È difficile capire se non hai capito già

Non rimpiango tutto quello che mi hai dato
Che son io che l’ho creato e potrei rifarlo ora
Anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perché
Questo tempo dura ancora

Non cercare in un viso la ragione
In un nome la passione che lontano ora mi fa
Vedi cara è difficile spiegare
È difficile capire se non hai capito già

Tu sei molto, anche se non sei abbastanza
E non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi
Tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco
Tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi

Io cerco ancora e così non spaventarti
Quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua
Sii contenta della parte che tu hai
Ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa

Cerca dentro per capir quello che sento
Per sentir che ciò che cerco non è il nuovo o libertà
Vedi cara è difficile spiegare
È difficile capire se non hai capito già

Il significato

A primo acchito, in questa composizione Francesco Guccini si rivolge solo alla fidanzata. Come in un poema, i versi infatti iniziano sempre con lo stesso incipit, ovvero “Vedi cara”. Tuttavia, a una lettura più attenta, ci rendiamo conto che si tratta anche di una narrazione di sé.

“È difficile parlare dei fantasmi di una mente è che cambio un po’ ogni giorno, è che sono differente

Certe volte sono in cielo
Come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà. Guccini ha un animo delicato e il suo umore è incline a repentini mutamenti.”

Come non capirlo? Gli artisti, si sa, sono spesso tormentati.

Egli stesso inoltre afferma che “certe crisi” (riferito al periodo di liti con lei) “sono solo il segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire”. L’insofferenza, quindi, viene probabilmente da se stesso. Ovviamente, il fulcro centrale resta il loro rapporto, che si trova in un momento delicatissimo.
Le sue parole sembrano lasciare intendere che il loro rapporto non si sia incrinato a causa di un’altra donna (nonostante noi oggi sappiamo che invece ha influito eccome):

“Non cercare in un viso la ragione
In un nome la passione che lontano ora mi fa […] ciò che cerco non è il nuovo o libertà”


Asserisce, piuttosto, che la donna non sia in grado di capire la complessità e gli strazi della sua testa:

“Tu sei molto, anche se non sei abbastanza, e non vedi la distanza che è tra i miei pensieri e i tuoi.”

 E sostiene di essere sereno rispetto a questa consapevolezza:

“Non rimpiango tutto quello che mi hai dato
Che son io che l’ho creato e potrei rifarlo ora
Francesca Bacillieri, nonostante questi versi, ha infine sposato Guccini, confermando forse che è difficile spiegare
È difficile capire se non hai capito già”

 

P.S.: Nonostante i toni di questa canzone, Francesco Guccini e Roberta Baccilieri sono in seguito convolati a nozze.


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