C’è un anno per tutto e il 2021, per il comparto sport e fitness, è l’anno del movimento essenziale. A dichiararlo è stato il Global Wellness Insitute di Miami, organizzazione di statistiche globali e trend sul mondo del fitness, che analizzando le tendenze e le nuove abitudini sportive dell’ultimo anno ha evidenziato come la pandemia abbia riportato tutti alla riscoperta del piacere del movimento per sentirsi in salute. La pandemia ha da subito interdetto la possibilità di accesso alle palestre e in un primo momento ha letteralmente segregato dentro i confini di casa l’intera popolazione mondiale. Questo ha portato l’attenzione, spesso in maniera inconsapevole, su quanto muoversi sia essenziale non solo per la salute fisica ma anche per quella mentale e i gesti quotidiani che fossero uscire a prendere il tram o fare quattro passi al parco sono mancati più di ogni altra cosa.
Video corsi on line, dirette social con personal trainer e attrezzi per creare una piccola palestra in casa hanno avuto un incremento esponenziale e nel corso di oltre 12 mesi le persone hanno imparato ad allenarsi da sole, o meglio, a muoversi di più. Si è dunque riscoperto il piacere di una passeggiata, in molti si sono approcciati alla corsa e hanno rispolverato dal garage la bicicletta per spostarsi e in altrettanti hanno continuato a tenere l’allenamento a casa come abitudine quotidiana. Il movimento è diventato un bisogno naturale dopo aver sperimentato cosa significhi non avere diritto alla propria libertà; e così, in maniera semplice, si sta sempre più scoraggiando la vita sedentaria grazie a stimoli che vengono direttamente dalle persone. Questo fenomeno ha anche un ulteriore beneficio da non sottovalutare: quello ambientale. Preferire una passeggiata o una pedalata all’utilizzo della macchina per spostarsi riduce l’inquinamento e ognuno può fare tanto grazie alle sue scelte quotidiane.
Si apre però infine un dibattito: che fine faranno le palestre? È scontato che continueranno ad esistere ed essere frequentate, ma secondo alcuni l’utenza potrà calare, almeno in un primo momento. Secondo questa ipotesi infatti, le persone hanno imparato che “possono farcela da sole”, senza aiuto di abbonamenti o macchinari ma semplicemente a casa loro. Una teoria che sembra quasi una provocazione, resta il fatto che in ognuno è forte il desiderio di tornare alla normalità e godere dell’aria aperta.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.