L’isola di Procida è ufficialmente Capitale della Cultura Italiana per il 2022.
Procida, meno famosa e blasonata delle altre isole del Golfo di Napoli, è un piccolo tesoro da scoprire, adagiato su acque cristalline. Case e palazzine colorate, stradine e viste mozzafiato, spiagge e insenature paradisiache hanno fatto da cornice a cinema e letteratura.
L’isola di Arturo (1957), il romanzo di Elsa Morante, vincitore del Premio Strega, ambienta la storia del giovane protagonista proprio nell’incanto immobile dell’isola di Procida. Dal romanzo su tratto l’omonimo film del 1962, diretto da Damiano Damiani. Prima della Morante, lo scrittore francese Alphonse de Lamartine ambienta a Procida il suo Graziella (1852), ispirato ad un suo viaggio in Italia.
E come dimenticare il film Il Postino (1994), diretto da Michael Radford e interpretato dal compianto Massimo Troisi: la meravigliosa storia del postino di Pablo Neruda, tratta dal romanzo di Antonio Skarmeta, Il Postino di Neruda (1986, titolo originale: Ardiente paciencia).
Il Comitato Promotore della candidatura, che comprende istituzioni e associazioni di settore, che hanno affiancato il Comune di Procida per la realizzazione del dossier consegnato al Mibact, è diretto da Agostino Riitano, già manager di Matera Capitale Europea della Cultura. Importante anche l’apporto di Procida Immagina, una rete di cittadini attivi sul territorio procidano che hanno contribuito alla causa con tavoli di lavoro su temi, quali inclusione sociale, nuove tecnologie e turismo culturale.
La candidatura è stata sostenuta, inoltre, dalle Università Federico II, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa, Luigi Vanvitelli; dall’area marina protetta Regno di Nettuno, la stazione zoologica Anton Dohrn, la Camera di Commercio di Napoli e diversi partner privati. La città vincitrice, decretata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, riceverà un milione di Euro destinati alla realizzazione di progetti di rilancio della vita sociale e culturale della città.
Erano più di 40 le città italiane candidate al premio, ma il sindaco Dino Ambrosino sin dall’inizio non ha avuto dubbi:
“La nostra è una sfida già vinta – dichiara – grazie al coinvolgimento propositivo della popolazione e delle nostre intelligenze: mi auguro che l’identità dell’isola, l’intreccio con cinema e letteratura, e la progettualità a cui abbiamo lavorato potranno giocare a nostro favore in sede di valutazione delle candidature”.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.