Forse non tutti sanno che Viterbo è caratterizzata dal centro storico medievale più grande d’Europa. Passeggiare in questa città è come fare un salto indietro nel tempo. Tra vicoli, case in pietra, porticati, la Città dei Papi merita davvero una visita!
Cosa vedere a Viterbo quando si ha un solo giorno a disposizione? Basta seguire questo itinerario, per non farsi sfuggire le tappe più importanti!
Come raggiungere Viterbo
Viterbo è raggiungibile facilmente da Roma, in circa un’ora. Il treno è il mezzo più comodo per raggiungere la città, che ha due stazioni ferroviarie entrambe vicine al centro. Per chi arriva in auto, il consiglio è quello di parcheggiare in via Faul, gratuitamente. Il parcheggio ha un sistema di ascensori tramite il quale si può raggiungere il centro storico senza fatica.
Cosa vedere a Viterbo
Il centro storico di Viterbo, dove ogni angolo cela una sorpresa, è comodamente visitabile a piedi.
La prima tappa da non perdere è sicuramente il Palazzo dei Papi, costruito tra il 1255 e il 1266 quando Papa Alessandro IV dovette scappare da Roma e trovò riparo a Viterbo, città guelfa e quindi sicura. La Loggia, da cui i papi si affacciavano per le benedizioni, è una delle parti più spettacolari del Palazzo.
All’interno del Palazzo si trova la Sala del Conclave. Anche se ormai piuttosto spoglia, è importante per il suo significato storico: qui, infatti, si tennero le prime lunghissime udienze per eleggere un nuovo Papa, dopo la morte di Clemente IV nel 1268. La parola “conclave” nacque proprio qui: i cittadini di Viterbo, esasperati poiché i cardinali ci misero ben 1006 giorni per decidere chi sarebbe stato il futuro Papa, per velocizzare la scelta li chiusero nella stanza a chiave, cum clave, e addirittura tolsero il tetto alla struttura.
Dopo la visita al Palazzo dei Papi, non ci si può perdere il vicino Duomo, dove i Papi eletti a Viterbo vennero incoronati. Il biglietto per accedere al Palazzo dei Papi e al Duomo include anche l’ingresso al Museo del Colle del Duomo, che custodisce reperti archeologici, opere d’arte e il tesoro dei Papi, e che quindi merita una visita.
Cosa vedere a Viterbo poi, se non il caratteristico quartiere medievale di San Pellegrino? In questa zona della città si incontrano Piazza della Morte, Piazza San Carluccio e infine Via San Pellegrino, con le sue caratteristiche case “a ponte” che creano passaggi coperti tra le abitazioni e i “profferli”, ovvero le scale esterne delle case. Non mancano poi le torri e i cortili: insomma, Medioevo allo stato puro.
Poco oltre il quartiere di San Pellegrino, sorge quello di Pianoscarano, dove si trova la fontana del Piano, luogo in cui accese la scintilla della rivolta dei cittadini di Viterbo contro Papa Urbano V. Uno dei suoi cardinali, il francese Carcassonne, permise ai propri servi di lavare un cane nella fontana che i viterbesi utilizzavano per bere, maltrattandoli quando cercarono di protestare e scatenando le loro ire.
Tra le cose da vedere a Viterbo in un giorno non può mancare la Chiesa di Santa Rosa con il Monastero. La Santa si festeggia a inizio settembre, e viene portata in processione su un imponente baldacchino di 30 metri, chiamato la Macchina di Santa Rosa.
Infine, gli appassionati della Commedia dantesca non potranno perdersi la Chiesa di San Silvestro, dove Guido di Montfort uccise il principe Enrico di Cornovaglia, come viene raccontato nell’Inferno.
Cosa vedere nei dintorni di Viterbo
Il centro storico di Viterbo è pieno di meraviglie, ma i suoi dintorni non sono da meno! Se si ha più tempo a disposizione, nel giro di pochi chilometri si possono raggiungere il borgo di Bagnaia, la splendida Villa Lante e i suoi incredibili giardini, e le terme gratuite di Bullicame.
Ora che sapete cosa vedere a Viterbo, non vi resta che partire e andare a riempirvi gli occhi con tutte queste meraviglie!
Eterna indecisa e vagabonda, mi sono laureata in Lingue e poi in Economia, studiando tra Italia, Spagna e Francia. Ora divido le mie energie tra il lavoro in ambito export, Hermes Magazine e il mio blog The Worldwide Journal. Oltre a scrivere e organizzare compulsivamente viaggi e gite, leggo parecchio. Ho un debole per i soffitti affrescati, l’est del mondo e i cactus.