Fonte foto: Il Capoluogo
“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, Viva viva la Befana!“
Ho scoperto che questa filastrocca, che mia madre mi ha insegnato e che a mia volta ho insegnato ai miei figli, ha ben dodici versioni. Questa è la terza! Ma poco importa quali rime si incastrino nei versi, la Befana resta sempre la vecchietta che nella notte fra il 5 e il 6 gennaio vola nei cieli per portare doni, dolciumi e carbone ai bambini buoni e a quelli più cattivi, e perché no, anche agli adulti che non sanno smettere di sognare.
In Italia l’Epifania è una festa molto sentita. Ma cosa c’entra con la Befana?
Significato e origine
La parola epifania è un termine greco che significa manifestazione, usato in senso religioso dai Greci per indicare l’azione di una divinità che palesa la sua presenza attraverso un segno, quale può essere una visione, un sogno o un miracolo.
Nel mondo cristiano il termine è passato a designare la festa commemorativa della prima manifestazione divina di Gesù Cristo: l’adorazione dei Re Magi del Bambino Gesù, per celebrare la Sua rivelazione al mondo pagano.
Ma esistono anche significati più generici. Tutti hanno a che vedere con una sorta di illuminazione, qualcosa che ci appare dall’alto, proprio come una manifestazione divina.
Gli stessi Re Magi hanno avuto una manifestazione dall’alto, la stella cometa, che hanno seguito e che li ha condotti verso Gesù.
Il nome Befana, che nella tradizione popolare è usato per indicare la tenera vecchietta, altro non è che una storpiatura del termine Epifania.
La calza della Befana
Una particolare curiosità riguarda l’usanza di far trovare una calza piena di dolci ai bambini soprattutto, ma anche a tanti adulti golosi. Secondo la narrazione popolare nel loro percorso verso Betlemme, i Magi chiesero indicazioni a una vecchietta che però sì rifiuto di aiutarli, non credendo alla nascita di Gesù.
Tuttavia, dopo alcuni giorni si pentì e per farsi perdonare iniziò a girare di casa in casa offrendo dolci e doni ai bambini nella speranza che uno di loro fosse Gesù. La vecchia era molto povera: gli abiti rattoppati e le scarpe consunte dal lungo girovagare.
Dove si festeggia di più?
Oltre che nelle case, come da tradizione, anche nelle città ci si organizza per farle festa, perché la magia faccia ancora i suoi prodigi e perché gli occhi dei più piccoli restino incantati fra colori, ombre e balocchi. In Italia l’Epifania è una festa molto sentita.
La città che più festeggia la Befana è Urbania. È considerata la Capitale della Befana.
Ospita da moltissimi anni la Festa della Befana che addirittura è diventata di interesse nazionale nel 1997, anno nel qualche le fu riservata particolare attenzione mediatica.
Gli eventi di Urbania
L’intera città viene coinvolta per la preparazione di questa festa che trasforma magicamente Urbania in una città a misura di famiglia: più di 4000 calze appese lungo le vie del centro storico, vetrine addobbate per l’occasione, eventi musicali e di animazione, mercatini e spettacoli per tutti i gusti.
La città si trasforma in un luogo magico: la Piazza del Cioccolato, l’Emporio della Befana, la Piazza del fai-da-te, il Cortile dei sapori e il Parco giochi della Befana. Tante le attività in programma: dai i voli della Befana dalla Torre campanaria e dal campanile del Palazzo comunale, alla sfilata della calza più lunga del mondo; non mancano mai laboratori didattico-creativi per i bambini, concorsi a tema, spettacoli, performance di fuoco e street-art per avere sempre qualcosa di divertente e coinvolgente da fare.
Sono tantissime le Befane che animano il centro storico di Urbania con la loro allegria e i loro costumi colorati per l’intera durata della manifestazione. Per i giorni di festa, viene allestito il Befana Postal Office dove vengono raccolte tutte le letterine dei bambini che possono anche fermarsi ad ascoltare delle storie nella Befana Reception. Inoltre, la notte del 5 gennaio, la Befana di Urbania e le sue infaticabili aiutanti si mettono al lavoro per portare i regali ai bambini nelle case, nelle strutture ricettive e nei camper della zona.
La città di Urbania accoglie, in occasione della manifestazione, oltre 50mila visitatori l’anno anche con stand enogastronomici sparsi per la città che offrono crostoli, gustose frittelle e dolci, ma anche piatti tipici della tradizione locale.
Non solo bimbi
Per i più grandi, perché la festa della Befana è dedicata alle persone di tutte le età, vengono organizzate mostre, laboratori creativi e itinerari alla scoperta delle bellezze storico-artistiche di Urbania.
In giro per l’Italia
Ma l’Italia è un paese fantasioso, tra le altre cose belle di cui si può vantare, e molte altre città offrono a tutti, per la Befana, un’occasione di svago e di festa. Tra queste Milano.
Il giorno della Befana a Milano si festeggia con lo storico corteo in costume dei Re Magi attraverso il centro storico della città.
Inoltre, in tante location disseminate per tutta la città farà la sua apparizione la Befana, per elargire dolcetti, regali e calze ai bambini e farli divertire, magari anche con una foto ricordo.
La Befana di Napoli
La grande festa della Befana a Napoli è quella in Piazza del Plebiscito, dove la Befana dei Vigili del Fuoco si cala dall’alto, da decine di metri di altezza sopra la piazza legata alla fune di una gru, e atterra sui bambini festanti sotto di lei elargendo caramelle, dolcetti, regalini e tanta gioia e divertimento; per l’occasione si allestisce anche uno speciale percorso ludico per far giocare i bambini all’aria aperta.
Grande festa gratuita anche alla Città della Scienza, con befane travestite che intrattengono con giochi e regali i più piccoli.
A Faenza
La festa della Befana a Faenza, in provincia di Ravenna, è conosciuta anche con il nome di “Notte de Bisò”, ed è una ricorrenza molto speciale. La notte del 5 gennaio, alla conclusione del Palio di Niballo, che non è altro che un grandissimo fantoccio alto alcuni metri, questo viene trainato nella piazza centrale con un carro di buoi e poi gli viene appiccato il fuoco, che divampa in un enorme falò che illumina tutto il centro e che, simbolicamente, brucia tutte le sventure e le catastrofi dell’anno passato.
E durante questa cerimonia entra in scena il famoso bisò, ovvero il rinomato vin brûlé della zona, con cui si festeggia e si tira fino a tardi.
Roma
Nel giorno dell’Epifania è tradizione recarsi a piazza Navona, dove c’è il mercatino natalizio più noto di Roma, città ricca di storia e tradizioni: bancarelle per grandi e bambini, piene di dolci, giochi e oggetti d’artigianato, colorano la piazza barocca più bella di Roma. Ma non solo. Roma offre molto ancora.
Sfilata “Viva la Befana”
Il giorno dell’Epifania si tiene in via della Conciliazione la tradizionale sfilata di “Viva la Befana”: le variopinte scenografie e i costumi sono ideati da città ogni anno diverse, a rappresentare l’universalità dell’Epifania, che racchiude allo stesso tempo aspetti religiosi e folcloristici.
Prima del corteo ha luogo la tradizionale passeggiata in bicicletta al seguito delle Befane, che per l’occasione vengono trasportate su lussuose auto storiche.
Mercato Centrale
Per i più golosi appuntamento al Mercato Centrale, il nuovo grande spazio dedicato alla gastronomia della Stazione Termini: solo in occasione della festa della Befana viene aperto un negozio speciale completamente dedicato alle specialità dell’Epifania che propone a grandi e bambini calze e dolciumi di ogni tipo.
Al Castello
Nel meraviglioso Castello Odescalchi di Bracciano si festeggia in maniera speciale la festa dell’Epifania, con un percorso didattico tra storia e leggenda, animato da attori e pupazzi. Un emozionante viaggio in un mondo fantastico fatto di immagini, suoni, musica e parole dedicato ai bambini.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.