In genere, quando si parla di Lombardia si prende in considerazione il suo capoluogo Milano oppure la sua parte alpina, tra montagne perennemente innevate e grandi laghi. In quest’articolo, però, ci sposteremo in Val Padana e parleremo di Pizzighettone, una località situata nell’estremo sud della regione più ricca d’Italia.
Situata in provincia di Cremona, Pizzighettone è divisa in due dal fiume Adda ed è attraversata anche da un corso d’acqua minore, il Serio Morto. Comunque, come sempre, prima di partire per la vostra destinazione è bene conoscere un po’ di storia!
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Pizzighettone vista dall'alto. Fonte: www.bandierearancioni.it
C’era una volta…
Il territorio circostante la città è abitata sin da prima dei Romani. In particolar modo, il primo insediamento risale al III secolo a.C., quando è stata eretta la fortezza celta di Acerrea. Quando questa fu, poi, conquistata dai Romani, divenne una statio, ossia una sorta di “stazione di posta” per chi doveva percorrere la via Mediolanum-Placentia, che poco più avanti si diramava per poi raggiungere l’antica Cremona.
Bene, e questo che centra con Pizzighettone? Ecco, adesso ci arriviamo! Infatti, la vera località che porta questo nome è sorta nel basso Medioevo, più precisamente intorno al XII secolo, grazie alla città di Cremona, che volle edificare un castrum con possenti mura per poter difendere la strada che la collegava con Pavia e con Milano. Così, il “castello” si vide ampliare la propria cinta muraria ad ogni passaggio di proprietà dei vari signori che si ritrovavano ad amministrarla. Tra questi annoveriamo i Visconti e gli Sforza.
Divenne anche parte di entità statali preunitarie come la Repubblica di Venezia o di imperi quali gli Asburgo. Le sue mura, comunque, servirono al loro scopo fino al 1866, ben oltre l’Unità d’Italia, e ad oggi costituiscono una delle attrazioni che caratterizzano Pizzighettone, assieme alle casematte.
Pizzighettone dal versante opposto. Fonte: www.albergoiltorchio.com
Cosa vedere a Pizzighettone?
Il suo centro storico è pieno zeppo di cose da vedere. Oltre al fatto che Pizzighettone è certamente una località tranquilla e suggestiva da visitare, le cinque attrazioni principali ruotano intorno alla sua storia e al suo territorio. Cominciamo ad elencare le cose belle da vedere in questo borgo!
1) La cinta muraria
I sistemi difensivi di Pizzighettone sono le principali attrazioni. Le mura della città erano spesse e molto solide, continuamente potenziate dal XV al XIX secolo. Lunghe circa 2km, sono arrivate ad oggi in ottimo stato di conservazione. Al suo interno è possible trovare il Museo delle Arti e dei Mestieri e il Museo delle Prigioni.
Le mura cittadine da fuori e da dentro. Fonti: flickr.com e fai-platform.imgix.net
2) Le casematte austriache
Non sono delle abitazioni che impazziscono all’improvviso, bensì delle strutture difensive chiuse e molto solide (a prova di bomba) che ospitano armi pesanti. Le casematte pizzighettonesi, situate all’interno della cinta muraria, erano ben 93 ed ospitavano molto probabilmente dei cannoni. Non è escluso, comunque, che durante la Seconda Guerra Mondiale vi alloggiassero delle mitragliatrici fisse!
Fonte: tripadvisor.it - Foto di carlatour48
3) Il torrione trecentesco
Conosciuto anche come Torre del Guado, è ciò che rimane dell’antica fortezza di Pizzighettone. Fu costruita dai cremonesi per difendere il confine verso la città di Lodi. Proprio in questa torre, nel 1525 fu imprigionato per 40 giorni il re di Francia Francesco I di Valois. A testimoniare l’evento, oggi è possibile trovare la copia dell’armatura che indossava.
Il torrione e un disegno di come doveva essere la fortezza. Fonti: Gustavo H. Ferraro e Saverio Pollaroli (inarce.com)
4) La Chiesa di San Pietro
Situata nel quartiere Gera, al di là del fiume Adda, risale al Settecento, più precisamente a dopo la ristrutturazione delle mura sotto Carlo V di Asburgo. La sua particolarità, però, sta nel fatto che la chiesa, esternamente, sia ricoperta da capo a piedi di mosaici e di marmi del Novecento. Questa “stravaganza artistica” fu voluta dall’allora parroco don Pietro Mizzi. Spoiler: anche l’interno è stracolmo di mosaici!
Fonte: Facebook (autore: Domenico Vailai Canta)
5) La Collegiata di San Bassano
La tradizione vuole che questo luogo di culto del XII secolo appartenesse al feroce drago Tarantasio. Fu fondata, nella realtà, da alcuni esuli lodigiani che scapparono dalla propria città natale dopo che fu distrutta dai milanesi. Comunque, del suo comparto romanico conserva degli affreschi e degli altorilievi trecenteschi.
Fonte: www.cremonaoggi.it
Oltre Pizzighettone
Ovviamente, ci sono molte altre attrazioni turistiche nel borgo, come altre chiese e lo stesso Municipio. Tuttavia, vi abbiamo elencato le cinque più note e più suggestive. In ogni caso, una volta concluso il tour di Pizzighettone, non vi resta che guardarvi intorno.
A pochissimi passi dalla cittadina si trovno le località di Codogno, tristemente famosa per essere stata nel 2020 il primo focolaio di Covid-19 in Italia, e di Soresina, nota per ospitare la famosa Latteria Soresina produttrice di ottimi prodotti caseari.
Per quanto riguarda le città un po’ più grandi, Pizzighettone si trova a pochi chilometri da Cremona, da Crema e da Piacenza. Non è nemmeno molto lontana da Pavia e nemmeno da Lodi, ma se volete a tutti i costi fare un salto nella capitale della moda, allora sappiate che potrete arrivare a Milano in tutta tranquillità impiegando poco più di un’ora!
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.