foto credit: Sara Parmigiani
È il Compasso d’Oro, l’autorevole premio dell’Associazione per il disegno industriale conosciuto a livello mondiale a dare il nome al nuovo museo milanese ADI Design Museum. Ha aperto le sue porte lo scorso 25 maggio un vero e proprio espositore di pezzi storici del mondo del disegno industriale, più di 5 mila metri quadri di spazio espositivo tra arte e progetti del design italiano. Un percorso immersivo di colori e materiali di oltre 2.400 oggetti selezionati del premio Compasso d’Oro posti in ordine cronologico, dalla prima edizione voluta da Gio Ponti del 1945 ad oggi.
“Un simbolo di ripartenza del nostro bel Paese che ha bisogno di respirare cultura” – queste sono state le parole di Dario Franceschini, ministro della cultura. Andrea Cancellato, direttore della Triennale dirige anche la collezione storica del concorso Compasso d’Oro. L’esposizione permanente Il Cucchiaio e la Città, (dal celebre slogan dell’architetto Ernesto Nathan Rogers) è stata curata da Beppe Finessi.
Qui troviamo la celebre scimmietta Zizì di Munari, le insegne per la metropolitana milanese di Bob Noorda, una Ferrari, la vecchia e nuova Fiat 500, oggetti iconici di uso quotidiano come giocattoli, caffettiere, divani agende e lampade. Oltre al percorso del museo permanente è possibile visitare anche due esposizioni temporanee.
Davanti all’ingresso principale, quello composto da un’enorme vetrata con logo ADI design museum, è presente una installazione permanente Compasso d’Oro, misurare il mondo curata dallo Studio Origoni Steiner dove lo spettatore viene catturato dalle immagini bianco e nero collocate su quattri pareti di metallo. Tra queste spiccano la Gioconda, la Venere di Botticelli, una stella marina, una conchiglia un violino, una ballerina. Sul retro di queste immagini, viene svelato l’elemento che le accomuna: la proporzione aurea.
Situato in zona Chinatown, il museo che racchiude i tesori del Compasso d’Oro si affaccia sull’omonima piazza nelle vicinanze del Cimitero Monumentale. Aperto dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 20, la sede dell’ADI Design Museum era un tempo il deposito dei vecchi tram a cavallo, poi impianto di distribuzione di energia elettrica in disuso.
Una curiosità: è il primo museo italiano sprovvisto di biglietteria fisica, i biglietti sono acquistabili attraverso una App oppure sul sito ufficiale del museo.