Le Marmitte dei Giganti, il “Piccolo Canyon” del Metauro

Le Marmitte dei Giganti, chiamate anche “Marmitte del Diavolo”, sono un fenomeno naturale caratterizzato da grandi depressioni formate nel tempo dalle acque di scioglimento dei ghiacciai, defuite attraverso i crepacci e mulini glaciali. Le acque formarono dei vortici che, con la complicità dei detriti, che funsero quasi da “scalpelli”,  ad una velocità di 200km/h, esercitarono forti pressioni, modellando le alte sponde e le cavità. Tutto questo processo ha creato uno straordinario spettacolo naturale. 

A pochi chilometri a ovest del centro abitato di Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino, il fiume Metauro, che si estende per circa millequattrocento chilometri quadrati attraverso il territorio di tre regioni (Marche, Umbria e Toscana) ci offre un opera grandiosa e mozzafiato. Un altro dono eccezionale della natura, per cui ha impiegato migliaia di anni di lavoro.

Le dimensioni delle Marmitte dei Giganti di Fossombrone variano da poco meno di un metro di diametro fino a quattro metri. Si introducono in una forra con pareti alte circa trenta metri e con una larghezza massima di tredici metri.

Si può godere di questa portentosa scultura naturale in diversi modi: affacciandosi dal Ponte di Diocleziano, detto anche “Ponte dei Saltelli”, per poi intraprendere il percorso lungo il sentiero che porta alla gola e poterla ammirare da vicino.

Per gli impavidi è possibile invece percorrere la gola in canoa o in kayak, mettendosi in contatto con  le strutture turistiche della zona.