Assisi: 8 cose da vedere e visitare

Assisi: 8 cose da vedere e visitare

Oggi vi porto ad Assisi “una gran bella cosa, paese, città e santuario”, scriveva Giosuè Carducci. Come ogni borgo umbro che si rispetti, anche Assisi è arroccata in cima a una collina che guarda sulla valle. Assisi ha svolto un ruolo fondamentale nella storia del mondo: da qui è partito San Francesco per cambiare la chiesa.

Ma andiamo ora alla scoperta di 8 luoghi e cose da vedere e visitare ad Assisi!

La Basilica di San Francesco ad Assisi

Francesco era morto nella Porziuncola, una piccola chiesetta, ma i suoi fratelli lo portarono subito a San Damiano e poi da lì alla Chiesetta di S. Giorgio, dentro le mura di Assisi e vicino alla casa paterna. In quella chiesetta il 16 luglio 1228 Gregorio IX proclamò santo il frate di Assisi la santità e il giorno dopo andò sul colle, insieme a Frate Elia, a posare la prima pietra della futura Basilica di San Francesco. Il 25 maggio 1230, meno di 4 anni dalla morte del Santo, la basilica era pronta. Vista da lontano sembra una roccaforte unica ma è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore e una cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese è stata scritta la storia dell’arte italiana: ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti e Simone Martini.

Il Tempio di Minerva ad Assisi

Nel 1786 Johann Wolfgang von Goethe arriva ad Assisi per il suo viaggio in Italia, e resta incantato davanti alle colonne del Tempio della Minerva, il primo monumento dell‘antichità che avesse mai visto integro.

È comprensibile comprendere lo stupore del letterato tedesco, infatti, la facciata è perfettamente conservata, con le sei colonne che poggiano direttamente sulla scalinata sormontate da un capitello in stile corinzio. Si ritiene che il tempio, costruito nel I secolo a.C, fosse dedicato ad Ercole anche se prende il nome dal ritrovamento di una statua di donna. Dopo essere stata usata come carcere, abitazioni, botteghe, sede del consiglio cittadino, nel Medioevo il tempio viene trasformato in chiesa con il nome di Santa Maria sopra Minerva.  Nel 1634 fu infine riadattata in forme barocche e dedicata a S. Filippo Neri.

Palazzo del Capitano del Popolo, Palazzo dei Priori e Torre del Popolo ad Assisi

La Torre del popolo fu costruita a partire dal 1276 per ospitare la famiglia del Capitano del Popolo. Davanti ad essa si può ancora ammirare una lapide in pietra rossa del Subasio, con le misure di riferimento dei prodotti tipici della Assisi medievale: mattoni, pianelle, quadrelli e coppi. Lo Statuto comunale del 1469 prescriveva l’uso di questi modelli per chiunque fosse impegnato nelle professioni artigiane e commerciali. Di fronte alla Fontana dei tre leoni c’è il Palazzo dei Priori, oggi sede del Municipio.

Il duomo di San Rufino

A differenza di quello che si può pensare, il principale luogo ecclesiastico di Assisi non è la Basilica di San Francesco ma bensì, il Duomo di San Rufino. Costruito nel XII secolo fu dedicato a San Rufino vescovo e martire del III secolo. In realtà, il Duomo è un importante luogo di culto francescano perché si ritiene che qui furono battezzati San Francesco e Santa Chiara. In questa chiesa, inoltre, San Francesco fece la sua prima predicazione. E la sua facciata è considerata il più bell’esempio di gotico-umbro.

Palazzo Vallemani e Pinacoteca Comunale di Assisi

Palazzo Vallemani è il più bel palazzo di Assisi, il piano nobile è completamente affrescato da pittori umbri e toscani del 1600 ed ospita la Pinacoteca Comunale con affreschi di epoca medievale e rinascimentale provenienti da edifici civili e religiosi di Assisi e dintorni. I pezzi più importanti della raccolta sono una Maestà attribuita a Giotto e alcuni dipinti del Perugino. Nelle sale al primo piano è allestito il “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”, una mostra sui 300 ebrei salvati dallo sterminio nazista grazie all’accoglienza di Assisi.

La Rocca Maggiore di Assisi

Distrutta dalla popolazione in rivolta, la Rocca fu ricostruita dal Cardinale d’Albornoz nel 1365 e faceva parte della rete di castelli costruiti per difendere lo Stato Pontificio. Fu poi ampliata e modificata da Biordo Michelotti tra il 1395 e il 1398, dal Piccinino nel 1458, da Pio II nel 1460, da Sisto IV nel 1478 e da Paolo III 1535. Abbandonata poi nel 1600, è arrivata quasi intatta fino a noi. Oggi offre una passeggiata suggestiva tra mura secolari e una magnifica vista su Assisi e i dintorni.

La Basilica di Santa Chiara ad Assisi

È molto difficile comprendere l’importanza della Basilica di Santa Chiara, senza accennare al rapporto della santa di Assisi con San Francesco. Prima di diventare Santa, Chiara, affascinata dalla predicazione di San Francesco, a 18 anni fuggì dalla sua ricca famiglia per unirsi a Francesco e ai primi frati presso la chiesetta di santa Maria degli Angeli. Ben presto si trasferì nella chiesa di San Domenico dove raggiunta dalle sorelle Agnese e Beatrice e dalla madre, fondò l’Ordine delle Clarisse. Qui visse e morì dopo 42 anni.

La chiesa di Santa Chiara fu costruita subito dopo la morte, proprio vicino all’antica chiesa di San Giorgio, che fino al 1230 aveva custodito le spoglie di san Francesco.

La Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola ad Assisi

A 4 km dal centro di Assisi si trova la seconda chiesa di Assisi legata a San Francesco, stiamo parlando della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita per inglobare e quindi proteggere alcuni luoghi emblematici nella vita del Santo.

La chiesetta prende il nome da “Portiuncula”, che letteralmente indica la piccola porzione di terreno su cui sorgeva. Questa chiesetta fu una delle prime tre ad essere restaurate dal Santo che ne fece il centro del Francescanesimo, qui ha la visione in cui Gesù gli conferisce l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, approvata poi dal Papa Onorio III.

Porziuncola raduna ogni anno i suoi frati che vanno in giro per il mondo ad annunciare il Vangelo. Qui è presente anche un luogo simbolico pieno di fascino, il roseto con le rose in cui San Francesco si rotola per combattere contro il dubbio e la tentazione. Secondo il racconto, le piante a contatto con il corpo del santo perdono le spine dando origine alla “Rosa Canina Assisiensis“, che ancora oggi continua a fiorire solo alla Porziuncola.