i libri più odiati dagli studenti

I libri più odiati tra i banchi di scuola

I libri rappresentano uno degli hobby preferiti di molte persone nel mondo: grazie ad essi, non solo alleniamo la mente, ma la facciamo viaggiare. Non a tutti piace rileggere lo stesso libro, soprattutto quando ce ne sono tantissimi altri da scoprire. 

Spesso la vera bellezza della lettura viene scoperta tardi e non sempre tra i banchi di scuola si trovano lettori accaniti. Gli stessi alunni non lo considerano di certo il passatempo migliore. Purtroppo per loro, ogni anno gli tocca essere obbligati alla lettura di libri giudicati come “noiosi” o “perdite di tempo”, i quali, se riletti con una diversa consapevolezza, sono considerati delle vere e proprie opere d’arte, da leggere più e più volte.

I libri più odiati tra i  banchi di scuola

Ecco l’elenco dei libri più odiati e fraintesi dagli studenti, che ora dovresti rileggere. 

I promessi sposi di Alessandro Manzoni: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…” Sicuramente di quest’opera tutti gli studenti conosceranno l’inizio, ma non la fine.  Il libro più odiato dagli studenti porta sul podio dell’odio e del fraintendimento Manzoni. Trasportati dall’obbligo, quest’opera riesce difficile da digerire, per questo è consigliabile leggerla in seguito, per poterla apprezzare a 360 gradi. 

I Malavoglia di  Giovanni Verga: lo scrittore accompagna gli studenti del quinto anno verso l’incomprensione. Molti, forse non ancora pronti, fanno fatica a godersi a pieno il libro, colmo di personaggi in cerca di sopravvivere agli sfortunati eventi della vita. 

La Divina Commedia di Dante Alighieri: il padre della lingua italiana si aggiudica il terzo posto. Odiato per aver perseguitato tutti noi per tutta la durata del liceo, Dante con la sua Commedia, viene apprezzato solo in seguito per la grandezza della sua opera visionaria. 

Il Canzoniere di Francesco Petrarca: Petrarca  con il suo eterno struggimento per Laura, non poteva non mancare. Uno dei grandi padri della letteratura del ‘300 è anche il più scocciante per gli studenti del triennio, a cui consiglio di rileggerlo, per ricredersi sul suo conto. 

La coscienza di Zeno di Italo Svevo: Tormento dei maturandi per la seconda prova dell’esame di maturità, “La coscienza di Zeno” non sembra essere tra i preferiti degli studenti, seppure sembri risultare pesante, non lo è affatto. Andrebbe riletto anche solamente per assaporare il finale. 

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello: Pirandello è uno tra gli scrittori più letti dagli studenti, forse uno dei più fraintesi. Per questo bisognerebbe rileggere le sue opere, in particolare “Il fu Mattia Pascal”, per la storia avvincente e i personaggi accurati descritti dallo scrittore. 

La fattoria degli animali di George Orwell: Questo è uno dei tanti classici di lingua inglesi ad essere studiati, ma non approfonditi. È aprendo questo libro che possiamo osservare la componente politica e allegorica del romanzo. 

E tu, quale di questi libri rileggerai?