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Gli impressionisti e la Parigi fin de siècle a Napoli

Impressionisti e la Parigi fin de siècle è l’esposizione, prodotta da Navigare srl, presentata venerdì 22 novembre scorso alla stampa da Vittorio Sgarbi nel magico scenario della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta – Lapis Museum di Napoli. La mostra è aperta al pubblico dal 23 novembre fino al 27 aprile 2025.

Impressionisti e la Parigi fin de siècle – dal 23 novembre aperta al pubblico

La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi in collaborazione con Stefano Oliviero, presenta 69 opere di 40 artisti: Corot, Cézanne, Degas, Manet, Renoir e Monet sono solo alcuni dei nomi presenti alla rassegna. L’esposizione è suddivisa in 3 sezioni che ripercorrono il movimento impressionista, dalle origini alla sua evoluzione. A fare da sfondo, la Parigi di fine ‘800, vivace e luminosa protagonista di epocali cambiamenti.

Le parole del curatore Vittorio Sgarbi

Impressionisti e la Parigi fin de siècle è una mostra di studio e di ricerca, che serve a capire cosa c’è dietro l’Impressionismo, senza effetti speciali e grandi capolavori che vengono dai musei francesi e che sono, evidentemente, il riferimento inevitabile per chiunque voglia conoscere l’Impressionismo” – afferma Sgarbi – È una mostra molto severa, rispetto a quello che c’è dietro, quindi, sarà utile venire a vederla per capire il percorso che hanno fatto i pittori per diventare gli impressionisti che vediamo a Parigi”

Si tratta quindi di una mostra di avvio alla celebrazione degli Impressionisti, di artisti che riproducono la realtà, la verità non della storia ma di una giornata qualunque, captandone l’emozione e l’impressione, motore del movimento tanto fortunato e rivoluzionario dell‘Impressionismo.

Mostra "Impressionisti e la Parigi a fin de siécle"

Foto: Stefano Renna

Le opere della mostra consigliate da Sgarbi

Durante la presentazione alla stampa dell’esposizione Impressionisti e la Parigi fin de siècle, abbiamo avuto l’onore di accedere in esclusiva alla mostra proprio con il curatore Vittorio Sgarbi, che ha consigliato un focus su alcune delle opere per meglio comprendere il fenomeno impressionista:

Tra le opere più significative presenti in mostra, per avere un’idea chiara del movimento impressionista, possiamo individuare qui le opere di Degas, significative e degne di essere guardate con attenzione; l’opera L’homme à la pipe, derivazione da un dipinto, di Van Gogh, ha la stessa forza anche senza il colore perché è legato ad una energia che anima la forma. Infine, l’heliogravure di Manet che presenta una emozionata, abbacinata, e presa da una luce tutta interiore, Berthe Morisot.

Le 3 sezioni dell’esposizione

L’esposizione è suddivisa in 3 sezioni che ripercorrono il movimento impressionista.

La rivoluzione realista e l’École de Barbizon è la prima sezione del percorso espositivo. La strada verso l’Impressionismo vede la presenza di 18 opere, tra dipinti a olio e acqueforti, realizzate da artisti della Scuola di Barbizon, quali Corot, Delacroix, Rousseau, Millet, Courbet, Lecomte, dediti alla pittura paesaggistica e realistica e punti di riferimento per gli Impressionisti.

La seconda sezione, intitolata La conquista degli Impressionisti, entra nel vivo della storia del nuovo movimento artistico, un’evoluzione che prende forma nella vivace Ville Lumiere, sede della seconda Esposizione Universale. 45 opere di 21 artisti in grado di elaborare forme espressive rivoluzionarie, tra incisioni e disegni, che mettono in luce i lavori di studio e di preparazione per opere di grandi artisti come, tra gli altri, Cézanne, Manet, Boudin, Degas, Renoir, Forain, Guillaumin, Monet e Mary Cassat, pittrice americana, una delle poche donne ammesse al consesso maschile dell’arte dell’epoca.

Mostra "Impressionisti e la Parigi a fin de siécle"

Foto: Stefano Renna

La terza sezione, Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione ospita 6 opere del periodo post-impressionista realizzate dall’artista svizzero-francese Jeanniot, dal delicato paesaggista Firmin-Girard, dal pittore e incisore svizzero Ranft il cui dipinto “Ladies in café” è stato scelto come immagine simbolo dell’esposizione, fino a lambire la pittura Nabis, con Bonnard e Denis.

Il percorso espositivo termina con un’area multimediale attrezzata con postazioni dotate di Oculus 3D che consentono la visione virtuale di alcune opere impressioniste di ambientazione parigina e altre di ambientazione naturalistica, avendo la sensazione di entrare nei dipinti e vivere le atmosfere dell’epoca.

Info orari e biglietti

La mostra Impressionisti e la Parigi fin de siècle è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 19:30 e il sabato, la domenica e i festivi fino alle 20:30.

Prevendita on-line: www.ticketone.it.  –  INFO: www.navigaresrl.com