La Fondazione Made in Cloister è un modello virtuoso di rigenerazione urbana e innovazione culturale che fonde arte, artigianato e impegno sociale nel cuore di Napoli.
Nasce dalla volontà di restituire alla città un patrimonio storico abbandonato trasformandolo in un polo culturale dinamico.
Attraverso mostre, progetti espositivi, collaborazioni internazionali e iniziative di inclusione sociale, la fondazione utilizza la cultura come motore di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tradizioni artigianali e al coinvolgimento della comunità locale.
Fonte foto: madeincloister.com
Tra i progetti più significativi vi è il Refettorio Made in Cloister, realizzato in collaborazione con Food for Soul, l’organizzazione no-profit fondata dallo chef Massimo Bottura e Lara Gilmore, che combatte lo spreco alimentare e l’isolamento sociale attraverso la cultura del buon cibo.
In questo contesto si inserisce anche LAB.Oratorio, uno spazio multifunzionale che amplifica la missione della fondazione, diventando un punto d’incontro tra sperimentazione artistica, ricerca e dialogo interculturale.
L’obiettivo della fondazione
La Fondazione Made in Cloister è un‘istituzione culturale privata fondata nel 2012 a Napoli da Davide de Blasio e Rosa Alba Impronta, una coppia di imprenditori animati da un profondo amore per la loro città e da un forte senso di responsabilità sociale.
La Fondazione si propone di utilizzare la cultura come motore per il rinnovamento sociale e la rigenerazione urbana, con un impegno a lungo termine verso le comunità locali.
La sede della fondazione è il chiostro cinquecentesco della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, un raro esempio del Rinascimento napoletano e di archeologia industriale ottocentesca.
Questo spazio, in precedenza in stato di abbandono, è stato restaurato e riconvertito in un hub culturale dove si realizzano progetti espositivi e attività culturali inclusive, con particolare attenzione al rilancio delle tradizioni artigianali attraverso collaborazioni tra maestri artigiani e artisti internazionali.
La collaborazione con Food for Soul
Uno dei progetti più significativi della fondazione è il Refettorio Made in Cloister, una mensa sociale attiva dal 2019 che prepara pasti nutrienti utilizzando le eccedenze alimentari dei mercati locali, destinandoli alla comunità di Porta Capuana.
Fonte foto: madeincloister.com
Ogni lunedì, quaranta abitanti del quartiere sono accolti nel refettorio per consumare un pasto preparato da vari chef che si alternano nel corso delle varie settimane, in un ambiente arricchito da arte e bellezza, offrendo loro un’esperienza che trasmette la percezione di sentirsi a “casa”.
Questo progetto è realizzato in collaborazione con Food for Soul, l’organizzazione no-profit fondata dallo chef Massimo Bottura e Lara Gilmore, che mira a combattere lo spreco alimentare e l’isolamento sociale attraverso la cultura del buon cibo.
Le altre collaborazioni
La fondazione ha anche avviato collaborazioni con istituzioni locali e internazionali, come il Museo Archeologico Nazionale, il Museo di Capodimonte e il Museo Madre, per promuovere la rigenerazione urbana e il coinvolgimento della comunità locale.
Inoltre, la fondazione ha sviluppato progetti espositivi biennali come “InterACTION NAPOLI“, che coinvolgono artisti di diverse nazionalità e generazioni per esplorare temi contemporanei e favorire lo scambio culturale.
La Fondazione Made in Cloister rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura e l‘arte possano fungere da catalizzatori per la rigenerazione urbana e il benessere sociale, valorizzando il patrimonio storico e artistico di Napoli e promuovendo l’inclusione e la coesione della comunità locale.
LAB.Oratorio: un Hub Culturale tra sperimentazione e dialogo
LAB.Oratorio arricchisce l’offerta culturale della Fondazione Made in Cloister come un vero e proprio project space, dedicato alla ricerca, alla sperimentazione e alla promozione della giovane scena artistica.
Situato al primo piano del Complesso Monumentale di Santa Caterina a Formiello, nasce come galleria di collegamento tra le due ali della struttura. Dopo un periodo di utilizzo nello stato di abbandono in cui era stato trovato, lo spazio è ora restituito alla città grazie a un attento restauro.
L’apertura di LAB.Oratorio si inserisce nella missione della Fondazione Made in Cloister, che dal 2016 promuove la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso il coinvolgimento della comunità locale e un modello di sviluppo sostenibile.
Il nome stesso riflette la doppia anima dello spazio: LAB., inteso come laboratorio di sperimentazione pratica, e Oratorio, luogo di dialogo, confronto e scambio intergenerazionale. Questa vocazione multidisciplinare fa di LAB.Oratorio un crocevia culturale tra arte, teoria e performance.
Luoghi come questo hanno bisogno di avere una cassa di risonanza maggiore al fine di promuovere e far conoscere la bellezza che una città come Napoli sa regalare anche dove non ti aspetti.
Tra i vicoli in cui “o’sole nu sponta” ci sono persone, come i volontari del Refettorio Made in Cloister, che “fanno turnà o bontiempo”.
Come e quando è possibile visitare la Fondazione
Gli orari di apertura: lunedì e martedì chiuso, dal mercoledì al sabato dalle 11:00 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 14:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura degli spazi.
I biglietti per visitare la Fondazione Made in Cloister sono acquistabili in sede fino a un’ora prima della chiusura degli spazi oppure online, scegliendo la data e l’orario di ingresso. Il costo del biglietto è 5 euro prezzo intero e gratuito per: under 18, over 65, visitatori con disabilità, accompagnatori di visitatori con disabilità, residenti di Porta Capuana.

Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.