L’arte ha da sempre esercitato un forte potere sul fruitore, ha ispirato, ha deluso, ha fatto riflettere, sono diverse e molteplici le reazioni umane alle espressioni artistiche. L’arte contemporanea lancia fulmini a ciel sereno, apre questioni da sempre messe a tacere, spalanca scenari sconfinati ed interessanti, ma soprattutto fa riflettere profondamente su questioni politiche e sociali.
Vediamo insieme quali sono le 10 opere moderne e contemporanee che hanno saputo creare più clamore, quelle che hanno attratto maggiormente il grande pubblico.
1. Gli amanti di René Magritte
Gli amanti è un dipinto dell’artista belga René Magritte del 1928, realizzato con la tecnica ad olio su tela. Esistono due diverse versioni dell’opera, conservate rispettivamente al Moma di New York e alla National Gallery of Australia. Il quadro ci parla di incomunicabilità, protagonisti: due amanti che si baciano, con le teste completamente coperte da un panno bianco che impedisce loro di vedersi e comunicare, suscitando una certa inquietudine e angoscia. Il dipinto è fortemente intriso di intima storia personale dell’artista, entrambe le figure descrivono simbolicamente l’ultimo saluto tra i due genitori, prima della fine della madre di Magritte, morta per suicidio.
Fonte foto: Arte-Opere-Artisti
2. Guernica di Pablo Picasso
Guernica è un quadro del noto artista Pablo Picasso, realizzato nel 1937 ed oggi conservato al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, di Madrid. L’opera moderna ma già estremamente contemporanea, rappresenta tragicamente il bombardamento della cittadina basca ad opera di un gruppo di volontari dell’aviazione tedesca, durante la guerra civile spagnola.
Il dipinto è concepito come una protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in senso generale. L’opera fu realizzata per essere esposta nel padiglione spagnolo dell’Esposizione Universale di Parigi. L’ordine di lettura da perseguire è da destra verso sinistra, poiché il lato destro era vicino all’entrata del luogo per cui è stata progettata, ovvero il padiglione spagnolo dell’Esposizione universale di Parigi.
Fonte foto: Patria Indipendente
3. Autoritratto – Frida Kahlo
Autoritratto con treccia è un dipinto dell’artista messicana Frida Kahlo, realizzato negli anni 40 del Novecento, appartenente alla Collezione di Jacques & Natasha Gelman a Città del Messico. Il dipinto nasce proprio da un episodio della tanto travagliata relazione. Nel 1939, Frida divorziò da Diego Rivera, a causa dei suoi ripetuti tradimenti e poco dopo la separazione si tagliò i lunghi capelli, gesto simbolo del grande dolore provato per la fine della relazione. L’anno successivo la realizzazione del dipinto, Frida perdonò Diego e i due si sposarono nuovamente, l’artista realizzò l’opera utilizzando i capelli come simbolo del suo stato d’animo.
Fonte foto: Arteworld
4. Marilyn – Andy Warhol
La serie di dipinti “Marilyn” degli anni Sessanta, realizzati con la tecnica della serigrafia, dall’artista pop americano Andy Warhol, rappresentano la celebre attrice statunitense, in particolar modo il suo bellissimo volto. Le serigrafie a colori, ripetono molteplici volte la stessa immagine dell’attrice, cambiandone la sua raffigurazione cromatica. I colori sono ovviamente accesi in pieno stile “pop”. Le opere sono un tributo a Marilyn, deceduta giovanissima, Warhol vuole renderle omaggio trasformando il suo volto in un’icona di massa. Obiettivo che è stato senza dubbio raggiunto.
5. The Battle of Atlanta: Being the Narrative of a Negress in the Flames of Desire – A Reconstruction – Kara Walker
L’artista afroamericana Kara Walker, attraverso le sue opere narra storie che pongono l’attenzione sulle questioni di potere, di razza e di genere esplorando temi quali la sessualità, la violenza e l’identità. Internazionalmente nota per le sue “silhouette” di carta nera intagliata. Queste semplici figure, a primo impatto innocue, diventano profondamente turbanti man mano che il racconto si delinea. In ambienti all’apparenza bucolici prendono così forma scene di esecuzioni, di tortura, di sesso, dove protagonisti sono figure di vittime sofferenti e di carnefici violentatori: figure che sembrano danzare in un teatro che in realtà si fa grottesco.
Fonte foto: ArtReview
6. Balkan Baroque – Marina Abramović
Balkan Baroque è una performance che vede l’artista Marina Abramović su un cumulo di ossa di bovino, nell’atto di ripulirle dalla carne e dalla cartilagine, a simboleggiare la pulizia etnica. In questa performance, della durata di quattro giorni, viene radicalizzata in senso politico, esasperandone il contenuto. L’intento della performer era quello di lavare via il sangue dalle 1500 ossa, impresa quasi impossibile, il cui rimando è all’impossibilità di eliminare la vergogna della guerra.
Fonte foto: Christie's
7. Ave Maria – Anselm Kiefer
L’opera “Ave Maria”, eseguita nel 2007, rappresenta una composizione intellettualmente complessa che mescola in sé mitologia, storia e linguaggio mettendo in luce il forte interesse dell’artista per questi temi e la sua spiccata capacità di renderli visivamente accattivanti in una forma nuova. “Ave Maria” è composta non solo da strati di pittura, ma anche da gesso, detriti, materiali terrosi, rose secche: elementi lavorati in modo tale da mostrare il senso di natura nell’opera.
Fonte foto: Artnet
8. VB52 – Vanessa Beecroft
L’artista italo-americana Vanessa Beecroft ha descritto “VB52”, un’opera che rappresenta la preoccupazione dell’artista per cibo: “A un tavolo di vetro sedeva un gruppo di 30 donne, modelle nude, reduci da spettacoli precedenti, donne legate al castello o aristocratici locali. Le donne, seguendo la mia dieta, mangiarono per tre giorni consecutivi cibi serviti e divisi per colori: giallo, arancio, rosso, viola, marrone, bianco, verde, marrone e multicolore… Il pubblico, a cui non era permesso mangiare, ho osservato il gruppo e la loro interazione con il cibo.”
Fonte foto: ContentHub
9. Comedian – Maurizio Cattelan
Comedian, comunemente nota come La banana, è una performance dell’artista italiano Maurizio Cattelan. La performance artistica consiste in una serie di eventi che ruotano attorno ad una banana appiccicata su un muro con il nastro adesivo durante una fiera d’arte a Miami, volta a far riflettere il visitatore sulla mercificazione del sistema dell’arte.
10. Law of the Journey – Ai Weiwei
Law of the Journey è una barca di sessanta metri con centinaia di migranti stilizzati sopra di esso, il tutto realizzato in gomma nera fatta da una fabbrica cinese che produce anche le navi precarie che i richiedenti asilo utilizzano per attraversare il Mediterraneo. L’opera parla della gravità della crisi umanitaria e della perdita dei più profondi valori umani.
Fonte foto: ARTPIL
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.