Fonte immagine di copertina: Oriente Occidente
Con questo verso di Percy Shelley, tratto da Ode al vento occidentale, ricordiamo nel giorno della sua nascita il noto poeta inglese:
“If Winter comes, can Spring be far behind?”
Nel vivere la sua vita e i suoi ideali, Shelley fu colui che potremmo definire un romantico per eccellenza. E, badate bene, con “romantico” non si intende il sinonimo di dolce e premuroso della concezione odierna.
La corrente romantica ottocentesca è caratterizzata da sentimenti impetuosi, contrastanti, spesso bui e tormentati. È caratterizzata da forti ideali e passioni libere. E, di sicuro, la vita di Percy Bysshe Shelley non fu da meno.
Fervente sostenitore di una politica liberale, più giusta, andando contro le sue origini aristocratiche Shelley spese buona parte del suo patrimonio per aiutare i bisognosi. Promotore dell’amore libero, nei suoi soli trent’anni di vita ebbe ben sette figli da due diverse donne. Una delle quali, sicuramente, avrete già capito chi è. Esatto, proprio lei, Mary Godwin, meglio conosciuta come la “mamma di Frankenstein” Mary Shelley. Purtroppo, dei sette figli solamente tre gli succedettero, di cui soltanto due vissero più di sessant’anni.
La sua filosofia
Molto legato all’ambiente filosofico dell’epoca – in particolare agli ideali anarchici del suo mentore William Godwin (il padre di Mary) – Shelley incarna appieno lo spirito idealista della sua epoca.
Nonostante si dichiari ateo e materialista (corrente materialista, ndr.), in realtà dalle sue opere traspare la sua natura diametralmente opposta. Nei suoi componimenti, infatti, notiamo una forte influenza della filosofia panteista ed epicurea. La prima consiste nel ritrovare la presenza della divinità in tutto ciò che ci circonda, nell’intera Natura. Un Dio e un mondo che sono Unità, che marciano e divengono insieme. Secondo questa concezione, è il compito dei poeti portare alla luce l’invisibile attraverso il bello e la loro ispirazione. La seconda, come ben potete immaginare, è la corrente filosofica che “fa capo” al suo ideatore, il pensatore greco Epicuro.
La formazione classica di Percy Shelley influenza buona parte della sua produzione. In particolare, il poeta inglese subisce durante tutta la sua vita il fascino degli antichi miti.
Nonostante possa sembrare un’ideologia moderna, derivante da una crescente sensibilità verso gli esseri che ci circondano, in realtà anche al tempo di Shelley vi erano convinti sostenitori del vegetarianismo. Questa sua etica a difesa della specie animale la possiamo trovare in diversi saggi. Vi cito qui i principali: Rivendicazione della dieta naturale e Sul sistema della dieta vegetariana.
Come possiamo notare dai seguenti versi, inoltre – tratti da La maschera dell’anarchia – Percy Shelley fu un convinto difensore del pacifismo:
Allora è provare spirito di vendetta
ferocemente desiderando scambiare
sangue con sangue e torto con torto:
non fate questo se siete forti.
Una piccola curiosità. Gandhi, per la sua resistenza non-violenta, si ispirò all’ideale di Shelley, citando spesso alcuni brani de La maschera dell’anarchia.
La sua eredità
Contrariamente ai suoi conoscenti e contemporanei, tra i quali compaiono nomi di spicco come Lord Byron, il successo tra il vasto pubblico per Percy Shelley non arrivò subito dopo la sua morte. Per decenni, infatti, il suo lavoro fu apprezzato soltanto da personalità culturalmente elevate, tra le quali possiamo citare anche Leopardi.
Molto vicini alle opere del poeta erano il movimento anarchico e il partito laburista. I primi identificavano addirittura in Shelley il primo, vero, artista anarchico della Storia. Tra i suoi estimatori, inoltre, si poteva contare anche Karl Marx.
Solo durante le ultime decadi dell’Ottocento l’opera di Shelley ottenne un più ampio favore di pubblico. Il successo, alla fine, arrivò: la sua poetica influenzò negli anni diverse generazioni di poeti e intellettuali, a partire dai cosiddetti “poeti ribelli” fino ai pensatori degli anni Sessanta.
Come abbiamo detto, l’esuberanza e gli eccessi che caratterizzarono la sua breve vita, fanno sì che oggi, Percy Shelley – il poeta oltre la poesia – possa essere considerato uno dei simboli stessi della corrente romantica.
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.