Quando per la prima volta ho preso tra le mani le pagine di questo libro, mi sono immersa nella storia di Victoria, meravigliosamente profonda e fragile protagonista di questo romanzo scritto da Vanessa Diffenbaugh, la quale non fa sconti alla sua eroina. Victoria è una ragazza che si ama e si odia allo stesso tempo, un po’ come tutte le ragazze dal passato turbolento. Le sue azioni sconvolgono e inteneriscono, fanno a volte arrabbiare, a volte sorridere, altre addirittura piangere. Ma quello che rende la bellezza di questo personaggio è proprio la sua umanità, il suo essere terribilmente reale. Girovangando sul web, dovete sapere che ho scoperto che per la prima stesura del libro, durata circa sei mesi, l’idea del romanzo all’autrice è arrivata scovando un vero e proprio dizionario dei fiori in una bancarella dell’usato.
Inoltre, per scrivere queste pagine, Diffenbaugh si è ispirata anche e soprattutto alla sua esperienza diretta come madre adottiva, nonché alla sua attività di volontaria in associazioni che si occupano del recupero di ragazzi difficili affidati ai servizi sociali. Parte centrale del libro è sia la storia di Victoria, sia la sua attività di fioraia e i suoi “messaggi” attraverso il donare, vendere, e ricevere fiori. Perché ogni fiore ci parla, e forse, anche se il suo messaggio è un po’ triste, fa meno male e consola un po’ di più.
Proprio per questo motivo ho deciso di darvi una piccola infarinatura del linguaggio segreto de fiori attraverso un piccolo dizionario sui fiori che piacciono di più e si utilizzano. Se però volete approfondire l’argomento vi posso consigliare due libri, che sono: Il linguaggio dei fiori di Nicolae Tanasae e I messaggi dei fiori di Mandy Kirby, con l’introduzione di Vanessa Diffenbaugh. I fiori, lo sappiamo, non sono un prodotto artigianale, ma lo è la loro composizione attraverso il lavoro e il modo in cui le abili mani e il cuore dei fiorai che li custodiscono e li lavorano riescono a dar vita ad accordi melodiosi di colori e profumi. Proprio per questo, le emozioni che proviamo quando ci regalano una composizione sono importanti, perché i fiori sono anche un messaggio, il loro nome ha una storia, e il loro colore anche, e sono necessari per poter dire per davvero quello che sentiamo alla persona alla quale li regaliamo.
Piccolo Dizionario dei Fiori
“Un fiore non è solo un fiore. Ogni petalo, ogni foglia, ogni bocciolo comunicano un emozione diversa e parlano di noi e di quello che proviamo.”
Mandy Kirby
Girasole
fonte: Etsy
Il suo nome vero e proprio è Helianthus, e sta a significare “fiore del sole”, dovuto probabilmente alla sua celebre caratteristica di voltare sempre la sua grandissima corolla verso il sole, seguendone il percorso dall’alba al tramonto, grazie a un fenomeno chiamato eliotropismo. I petali gialli, che sfumano spesso verso l’arancione, sembrano aperti in un abbraccio, proprio come quando i raggi del sole ci sfiorano il viso. Infatti, questo fiore del sole non porta soltanto il colore ma anche la forma ampia, quasi sorridente, e non può che infondere in chi ha la possibilità di ammirarlo, che sia da vicino o da lontano, una sensazione di serenità e benessere, di calore.
Nonostante ciò, nel dizionario dei fiori della nostra Victoria il girasole sta a significare “False ricchezze“, perché fa riferimento alla conquistà degli Spagnoli in Perù. In quanto, sembrava che i campi di girasoli, fossero veri e propri manti dorati. Si dovettero ricredere, quando si accorsero’ che erano “solo fiori”, ma in fondo, tutti ad oggi sappiamo che se ti regalano un girasole, non puoi far altro che sorridere.
Orchidea
fonte: World of flower
Nel linguaggio dei fiori il fiore denominato orchidea significa “ringraziamento per la concessione d’amore.” L’orchidea è uno di quei fiori da regalare alla persona che sappiamo per certo che ricambia ciò che proviamo per lei. Mentre in Oriente, soprattutto in Cina, l’orchidea simboleggia la purezza dei bambini, nella cultura occidentale, invece, è considerata un messaggio d’amore per la persona più importante della propria vita, il simbolo di un affetto e un sentimento importante e duraturo. È un fiore da regalare alla donna che per noi è la più affascinante, come messaggio di ammirazione totale. Chi regala un’orchidea a una donna regala tutta la propria dedizione.
Da secoli è considerato un fiore afrodisiaco e quindi viene utilizzato per la preparazione di pozioni d’amore o pozioni contro la sterilità. Pertanto un altro significato che nasconde l’orchidea è la sensualità, l’eleganza, la seduzione ed il lusso. È perfetta anche come fiore all’occhiello per gli uomini.
Glicine
fonte: Wisteria
Il glicine ha dei petali particolarmente colorati nelle tonalità del blu, lavanda, rosa, viola, è conosciuto in estremo oriente fin dall’antichità e ha mantenuto anche in occidente il suo significato più profondo, una volta importato. È un fiore che sa d’incanto, capace di rendere un paesaggio magico. È una cascata di bellezza, che dona piacere a chi lo guarda. Il glicine ha un modo di crescere molto particolare e questo lo ha reso un simbolo dello sviluppo della coscienza umana. Anche perché la sua bellezza mira al basso.
È una pianta appartenente alla categoria della vite legnosa rampicante, che si sviluppa rapidamente con un movimento costante a spirale, in senso orario o antiorario. Questo suo modo di svilupparsi è stato rivendicato a rappresentanza della coscienza dell’uomo che si espande dai centri vitali dell’interiorità per estendersi e influenzare tutto il mondo esterno. Nell’accrescersi, il glicine tende ad avvilupparsi attorno a qualunque sostegno si presenti a disposizione. che può simboleggiare anche quel senso di possessione e gelosia, che spesso rende tutto più difficile in una relazione d’amore. Eppure, la magia e l’incanto di questo fiore, che trovo spettacolare, si è riversato anche nei miei pensieri e tra i miei diari.
Vi riporto queste parole:
Il nome del fiore tulipano deriva dal turco tullband, che ha come significato “turbante“, probabilmente perché lo ricorda per via della sua caratteristica forma. È un fiore molto presente nella cultura turca e anche in tante fiabe della tradizione, tra le più celebri sicuramente ci sono Le mille e una notte.
Per capire l’origine di questo magnifico fiore ci rifacciamo a una leggenda persiana che racconta di un un giovane di nome Shirin innamorato di una bella fanciulla, Ferhad, un amore ricambiato ma destinato a essere spezzato. Secondo la leggenda, Shirin era partito in cerca di fortuna, lasciando la sua amata per sempre. Per molto tempo, la donna aveva atteso un suo ritorno invano. Un giorno, mentre vagava alla ricerca del ragazzo, cadde su delle pietre aguzze e pianse con la consapevolezza che sarebbe morta senza rivedere il suo amato. Le sue lacrime si mescolarono al sangue, e cadendo goccia dopo goccia sul terreno si trasformarono in bellissimi fiori rossi: proprio i tulipani. Da allora, tutte le primavere, questi fiori tornano a fiorire in ricordo di questo amore infelice.
Non ti scordar di me
fonte: Wikipedia
Il fiore comunemente chiamato Non ti scordar di me appartiene alla famiglia delle boraginaceae e al genere myosotism. Anche questo fiore, proprio come il tulipano, trova il suo il significato in una leggenda (austriaca), secondo la quale un giorno, due innamorati, mentre passeggiavano lungo il Danubio scambiandosi promesse e tenerezze, rimasero affascinati dalla grande quantità di fiori blu, che venivano trasportati dalla corrente. Il giovane, nel tentativo di raccogliere alcuni di questi fiori per l’amata, cadde nel fiume, venne inghiottito dalle acque, gridandole con tutto se stesso: “Non dimenticarmi mai!“. La valenza da allora attribuita al fiore è quella della fedeltà e dell’amore eterno e del non dimenticarsi mai della persona amata.
Crisantemo
fonte: getty.images
Crisantemo sta a significare “fiore dell’oro” e nel mondo è completamente decontestualizzato dalla sua “funzionalità” italiana, perché considerato il fiore dei defunti. In Corea e in Cina, infatti, è il fiore dei festeggiamenti, delle feste, della gioia; in Giappone è addirittura condsiderato il fiore nazionale. Non a caso il crisantemo viene raffigurato in dipinti, quadri e drappi, o nominato nelle grandi opere letterarie. Ma comunemente in Oriente, i crisantemi vengono regalati in occasione di matrimoni, comunioni e addirittura compleanni. Nel Regno Unito, pensate un po’, si regala per felicitarsi per una nascita, in Australia è il fiore donato per la festa della mamma, mentre negli Stati Uniti d’America simboleggia la positività e il gaudio della vita.
Perché viene considerato il fiore che accompagna i nostri cari nell’ultimo viaggio?
Una leggenda narra che, in un piccolo villaggio, una bambina vegliava in lacrime e disperata sulla mamma moribonda, ma uno spirito benigno, impietosito, vedendo la bambina tanto disperata per quello che stava passando, le comparve vicino e le porse una margherita, dicendole di regalarla alla morte perché gli spiriti potevano concedere a lei e a sua madre di restare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore che aveva tra le mani. Quando lo spirito scomparve, la bambina provò, con molta cura e delicatezza, a ridurre i petali della margherita in striscioline sottilissime, senza farli staccare. Quando giunse la morte, che già era stata avvertita dallo spirito della concessione fatta alla bambina, vide il fiore dall’infinito numero di petali. La morte sorrise e decise di non portar via la donna e concesse alla piccola e alla sua mamma di passare insieme tanti anni quanti erano i petali del fiore che aveva tra le mani, e detto ciò se ne andò.
Volete saperne di piu? Beh, vi asspetto nel prossimo articolo, dove ci faremo accompagnare ancora da queste meraviglie della natura e dalle pagine di un nuovo libro, per scoprire ancora e ancora i tanti segreti dei fiori.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.