La Ragazza della Musica, una scrittura originale che insegna a comprendere gli altri

La “Ragazza della musica” è un libro per ragazzi che parla anche agli adulti. Ma non solo. E’ anche una sperimentazione. Una scrittura creativa, che trova espedienti originali per rendere un semplice libro qualcosa di interattivo, e che porta il lettore non solo a cambiare punto di vista ma anche a sperimentare un nuovo modo di leggere.

 

La ragazza della musica: la storia

 

La “Ragazza della musica£ è la storia di una giovane adolescente che a seguito di un trauma si trova a non provare emozioni e a non capirle. Disturbo schizoide di personalità, questa è la patologia che le viene diagnosticata. Per superare il disturbo il dottore le prescrive l’obbligo di portare un apparecchio acustico tramite il quale le persone che le parlano dovranno utilizzare la musica per farle comprendere sentimento che provano. Inoltre dovrà compilare un diario dove riporterà quello che le accade, tenendo presente di cambiare colore a seconda delle emozioni che sembra provare. Tutto procede alla lettera senza grandi risultati, quando ad un certo punto, durante una lezione, un’interferenza le fa arrivare all’auricolare una musica nuova. Le musiche sono tutte diverse, alcune conosciute, altre no, ma sembrano essere le uniche ad emozionare veramente la protagonista. Cosa sono queste musiche? Da dove provengono? Ma soprattutto, chi le ascolta?

 

La scrittura creativa di Carlo Cavazzuti

 

Sin dal principio il libro di Carlo Cavazzuti ci porta a cambiare il nostro normale modo di leggere. Completamente scritto in corsivo, sottolinea come La Ragazza della Musica è un libro originale dal punto di vista della scrittura. Non un semplice escamotage per far calare di più il lettore in quello che è il diario della protagonista, bensì un’anticipazione a prepararci a qualcosa di diverso. Al corsivo infatti si aggiungeranno cambi di colore del testo, musiche da ascoltare e repentini cambi di scena che rendono il libro qualcosa di innovativo. C’è tutta la volontà dell’autore a fare del libro qualcosa di più. La pagina del libro diventa come interattiva. Mentre si legge si gioca con i colori, tentando di comprendere meglio i sentimenti della protagonista. I colori ci aiutano a empatizzare con la protagonista e accettare il suo modo di vedere le cose, un verde può significare rabbia e un rosso felicità, perché ognuno è diverso e una mappa standard dei sentimenti non esiste. Come in un film musiche irrompono nel testo e possiamo decidere se fermarci e ascoltare anche noi la musica con la protagonista, lasciarla in sottofondo mentre continuiamo a leggere o semplicemente canticchiarla se già la conosciamo.
Tutte trovate geniali che, se in un primo momento straniscono, poi fanno sentire il lettore ascoltato a sua volta, e accompagnato nella lettura.

 

Libro di formazione

 

La ragazza della Musica ci porta a immergerci nel mondo di chi ha una difficoltà e cerca di superarla. Spesso per queste persone è più facile restare soli, che affrontare le proprie paure. Il fatto che la protagonista sia un’adolescente però la costringe a dover relazionarsi. Dovrà dare conto ai propri familiari ma anche e soprattutto al mondo della scuola. Un mondo fatto di professori, di un preside con enormi baffi e soprattutto con la classe e i ragazzi della scuola.  E’ un microcosmo che rappresenta la società e come questa si comporta con il “diverso”. Grazie all’espediente del diario si ha la possibilità di entrare in empatia con la protagonista e scoprire come si può aiutare l’altro anziché emarginarlo. Un libro di formazione che parla degli e agli adolescenti, per gettare la luce su alcune difficoltà e magari offrire spunti anche ai più grandi.