In prima assoluta mondiale al Museo di Storia Naturale di Milano fino al aprile 2025, BREATHTAKING è un’installazione ideata e realizzata dal fotografo di fama internazionale Fabrizio Ferri come riflessione sull’effetto devastante delle plastiche e delle microplastiche negli oceani. Un’opera che evidenzia la stretta correlazione tra l’inquinamento dei mari e le conseguenze letali per la nostra vita.

Promossa dal Comune di Milano-Cultura nell’ambito della Milano Art Week, prodotta a New York da Geraldina Polverelli Ferri e a Milano da Museo di Storia Naturale e da Nobile Agency, BREATHTAKING è stata realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e grazie al sostegno di Credem Euromobiliare Private Banking e al contributo di Crivelli Gioielli.

BREATHTAKING è stata presentata da Fabrizio Ferri insieme a Susan Sarandon, tra gli ambassador del progetto.

“Ho scattato una serie di drammatici ritratti di famosi talenti internazionali come se fossero asfissiati dalla plastica: Helena Christensen, Misty Copeland, Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Gala Gonzalez, Julianne Moore, Bridget Moynahan, Carolyn Murphy, Isabella Rossellini, Susan Sarandon e Naomi Watts. La loro adesione al progetto è stata immediata e sentita. Ciascuna delle stampe in grande formato è appesa su una parete nera, trafitta da due chiodi in ferro battuto forgiati a mano. Lo spettatore sarà immerso all’interno di questa installazione, al centro della quale sarà collocata una bara di vetro trasparente riempita d’acqua.” spiega Fabrizio Ferri

Breathtaking è un’installazione elegantemente concepita per realizzare quanto la distruzione degli oceani stia colpendo non solo i mammiferi in mare, ma anche quelli sulla terra. Si prevede un aumento della produzione di plastica e con questo progetto è possibile calarsi in un’esperienza visiva e immersiva con l’utilizzo di cuffie insonorizzanti.ha commentato Susan Sarandon a margine della presentazione.

Ho iniziato la mia carriera 25 anni fa al fianco di Fabrizio Ferri, e ritrovarmi oggi a produrre questa sua installazione è un cerchio che si chiude. Fabrizio mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, e ora, con questo progetto, ci chiede di guardare in faccia una crisi che riguarda tutti: l’inquinamento dei nostri mari. Questa mostra non è solo arte, è un messaggio potente che spero possa risvegliare consapevolezza e azione. Per me, è un onore dare vita a questa visione.”  aggiunge Gabriella Nobile, Founder di Nobile Agency.

L’installazione trasporterà i visitatori nel silenzio assordante degli abissi attraverso un allestimento intenso e coinvolgente: una grande bara di vetro contenente acqua di mare, simbolo inequivocabile della vulnerabilità degli ecosistemi acquatici e della vita stessa, sarà posizionata al centro di 12 grandi immagini poste su una parete nera trafitte da chiodi di ferro grezzo. Marina Abramovich ha dato il suo prezioso contributo all’installazione proponendo di ricreare l’assenza di suono del silenzio degli abissi attraverso l’utilizzo di cuffie insonorizzanti.

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