Parete, un comune italiano di oltre undicimila abitanti della provincia di Caserta, è la città della fragola, un frutto antico, conosciuto già all’epoca dei romani che, per il suo profumo, la chiamavano fragrans.
La fragola ha un sapore molto dolce, sono ottime da mangiare anche al naturale o con zucchero e limone, oppure, ancora, per guarnire dolci. Hanno poche calorie e tantissime proprietà per la pelle e per la salute. Sono ideali anche per i diabetici.
I paretani, in occasione della Pasqua dell’anno 2017, hanno dedicato alla fragola un museo che si trova nel Palazzo Ducale del paese. In particolare, è stato tutto curato nei minimi dettagli da un folto gruppo di giovani dell’Associazione la Tenda, che nasce a Parete nel 2009 come aggregazione spontanea di un gruppo di giovani, unitisi per aiutare le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto con una raccolta di fondi e beni di prima necessità. Da questa esperienza di solidarietà, nasce l’idea di fondare un’Associazione con un profilo socio-culturale e variegati interessi.
Fragola Day
Tra queste, c’è anche l’organizzazione del Fragola Day, un evento che si tiene, ogni anno, in occasione delle festività pasquali e che coinvolge chef e pasticcieri. Essi creano vere e proprie opere d’arte rivisitando dolci tipici e ricette salate con una costante, le fragole. Si preparano babà, taralli, cupcake, cheesecake, crostate e crostatine, cascate di cioccolato in cui intingere l’oro rosso di Parete con uno spiedino. Tutto è posto con cura su invitanti stand gastronomici. Inoltre, si propongono pietanze gustose, come il risotto o le pappardelle alle fragole. Una vera delizia per il palato.
Ma la regina indiscussa di Parete è la cosiddetta pizza di crema, un dolce squisito che si realizza con una crema fatta da:
- un litro e mezzo di latte
- quindici tuorli d’uovo
- 600 grammi di zucchero
- 230 grammi di amido
- una buccia di limone.
Per fare la pasta frolla, invece, occorrono:
- tredici tuorli d’uovo
- un uovo intero
- un po’ di zucchero
- un cucchiaio di strutto o burro
- farina quanto basta
Far cuocere a 170 gradi per circa mezz’ora. Un leggero strato di zucchero a velo et voilà, è pronto per essere servito.
È una ricetta particolare, che si tramanda da generazioni e che, durante questo periodo, coinvolge nonne, madri, nipoti, sorelle, tra le quali si è sempre instaurato un clima fatto di collaborazione, divertimento e armonia, almeno fino a circa due anni fa, quando ci si poteva tranquillamente riunire in famiglia nelle proprie abitazioni, al fine di rispettare la tradizione pasquale.
Niente paura: le tradizioni vanno rispettate, anche a distanza. Infatti, il Fragola Day si terrà telematicamente, così come si potrà fare un dolce o un piatto salato in compagnia tramite una videochiamata, almeno per quest’anno.
La distanza non separa, se restano caldi i cuori.
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.