Nel 2025, celebriamo il trentesimo anniversario di dieci album iconici che hanno segnato profondamente la scena musicale del 1995.
Questi dischi non solo hanno definito il sound dell’epoca, ma continuano a influenzare artisti e ascoltatori ancora oggi.
Ecco una selezione di 10 album imperdibili, da riascoltare nel 2025, che compiono 30 anni quest’anno.
‘Jagged Little Pill’ – Alanis Morissette
Pubblicato nel giugno 1995, “Jagged Little Pill” ha consacrato Alanis Morissette alla fama internazionale.
Con singoli come “You Oughta Know” e “Ironic“, l’album ha venduto oltre 30 milioni di copie nel mondo, posizionandosi tra gli album più venduti di tutti i tempi.
Inoltre, ha vinto numerosi premi, tra cui il Grammy per l’Album dell’Anno.
‘(What’s the Story) Morning Glory?’ – Oasis
Questo secondo album degli Oasis, uscito nell’ottobre 1995, ha consolidato la band come pilastro del Britpop.
Brani come “Wonderwall” e “Don’t Look Back in Anger” sono diventati inni generazionali, contribuendo al successo mondiale del gruppo.
Fonte foto: www.flyingnun.co.nz
‘Mellon Collie and the Infinite Sadness’ – The Smashing Pumpkins
Rilasciato anch’esso nell’ottobre 1995, questo ambizioso doppio album ha mostrato la versatilità dei The Smashing Pumpkins spaziando da ballate delicate a pezzi rock intensi.
Con tracce come “1979” e “Bullet with Butterfly Wings”, l’album ha ricevuto il plauso della critica e del pubblico.
‘The Bends’ – Radiohead
Con “The Bends“, i Radiohead hanno iniziato a distaccarsi dal loro sound iniziale, introducendo elementi più sperimentali e complessi.
Pubblicato nel marzo 1995, infatti, con canzoni come “High and Dry” e “Fake Plastic Trees” hanno contribuito a ridefinire il loro stile, preparando il terreno per i loro successivi lavori.
‘Foo Fighters’ – Foo Fighters
Dopo la fine dei Nirvana, Dave Grohl ha lanciato il progetto Foo Fighters con questo album omonimo nel luglio 1995.
Brani come “This Is a Call” hanno segnato l’inizio di una nuova era per Grohl e la sua band.
‘Tragic Kingdom’ – No Doubt
Uscito nell’ottobre 1995, “Tragic Kingdom” ha portato i No Doubt alla ribalta internazionale.
Guidato dalla carismatica Gwen Stefani, questo album ha mescolato ska, punk e pop, producendo hit come “Don’t Speak” e “Just a Girl“
Il singolo “Don’t Speak“, per l’appunto, è diventato un successo mondiale, consolidando la posizione della band nel panorama musicale.
Fonte foto: bjork.bandcamp.com
‘Post’ – Björk
Rilasciato nel giugno 1995, “Post” ha rappresentato la sperimentazione sonora di Björk. Björk con questo album ha continuato a esplorare territori sonori innovativi, mescolando elettronica, jazz e pop.
Non c’è da meravigliarsi se sia stata definita una delle artiste più originali della sua generazione, basti ricordare tracce come “Army of Me” e “It’s Oh So Quiet“.
‘Garbage’ – Garbage
L’album di debutto omonimo dei Garbage, pubblicato nell’agosto 1995, ha introdotto il loro mix distintivo di rock alternativo ed elettronica. Singoli come “Stupid Girl” hanno riscosso successo internazionale.
‘To Bring You My Love’ – PJ Harvey
Uscito nel febbraio 1995, questo album ha mostrato una nuova direzione artistica per PJ Harvey, con influenze blues e un sound più oscuro. Brani come “Down by the Water” sono stati molto apprezzati dalla critica.
Fonte foto: musicbrainz.org
‘Pieces of You’ – Jewel
Pubblicato nel febbraio 1995, l’album di debutto di Jewel ha messo in luce la sua voce delicata e le sue capacità di cantautrice. Canzoni come “Who Will Save Your Soul” hanno contribuito al successo dell’album.
Questi album rappresentano pietre miliari della musica internazionale e il loro impatto nella musica contemporanea è ancora tangibile anche a distanza di tre decenni.
Riascoltarli oggi non rappresenta solo un tuffo nel passato per la nostalgia dei tempi che furini, ma anche un’opportunità per riscoprire capolavori che hanno definito un’epoca.

Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.