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È il 13 Aprile 1906, quando in una famiglia borghese di Foxrock, una piccola città alle porte della grande Dublino in Irlanda, nasce uno dei più grandi scrittori e poeti del XX secolo, premio Nobel per la letteratura: Samuel Beckett.
Gli esordi
È nel suo paese natale che trascorre tranquillamente la sua infanzia, ma fin da piccolo Samuel Beckett, si è sempre concentrato sullo studio e in particolar modo sullo sport, raggiungendo sempre alti livelli grazie alla costanza e all’impegno. Alle superiori ha la fortuna di accedere alla Port Royal School, l’istituto che ha ospitato diverse personalità di spicco, proprio come Oscar Wilde!
In adolescenza si rinchiude nella ricerca verso la solitudine, estraniandosi dal mondo circostante e dalla compagnia dei suoi coetanei. Questo atteggiamento lo porta a rintanarsi nella ricerca della scrittura e nello studio profondo della letteratura, in particolare quella francese e italiana, quest’ultima con Dante.
Un metodo per guarire: la scrittura
Sempre più ostile all’ambiente che lo circonda, Samuel si rinchiude in casa, diventando sempre più critico nei confronti degli altri, ma soprattutto nei suoi.
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Questo atteggiamento, che noi chiamiamo comunemente “depressione“, lo tiene ancorato al letto interi giorni, alzandosi solo per da vita ai suoi pensieri e alla sua creatività, sfuggendo ai pensieri negativi attraverso la scrittura e la letteratura.
La rinascita Parigina
È dalla capitale francese che Beckett, riprende la sua vita in mano. Siamo nell’anno 1928 quando, una volta trasferito a Parigi, inizia a frequentare i circoli parigini, dove stringe una forte amicizia con il riformatore della letteratura irlandese del novecento: James Joyce, che diverrà per il poeta un vero e proprio maestro.
L’uscita dal tunnel della depressione lo conduce verso autori come Proust, da cui ricaverà una diversa interpretazione di vita:
“Non sono che il cancro del tempo”
Da questa idea costruisce l’opera Whoroscope, con la quale vince poco dopo un premio letterario.
Prima del secondo conflitto mondiale, Beckett gira l’Europa: Spagna, Francia, Italia, Germania, ma il suo cuore appartiene a Parigi dove tornerà in seguito.
Le opere
Dopo la seconda guerra mondiale, per la carriera letteraria di Samuel Beckett è un periodo davvero florido. Inizia a comporre varie opere, in particolare in ambito teatrale. Tra le più famose Aspettando Godot, l’opera principale del cosiddetto Teatro dell’Assurdo. I personaggi della sceneggiatura aspettano invano Godot e nell’attesa si perdono in un un loop di gesti e dialoghi infiniti, a cui manca però la risposta.
Infine, siamo nel 1969, quando il genio letterario della solitudine dell’uomo moderno, vince per le sue opere il premio Nobel per la letteratura.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.