Borsalino, abito gessato e aria da duro: è così che si presenta il perfetto malavitoso dei movies americani. 

Il genere gangster è da sempre uno dei pilastri della cinematografia, per la sua capacità di affascinare con trame avvincenti, personaggi complessi e riflessioni profonde sulla morale e sul potere. 

Di seguito trovi 5 film che hanno segnato il genere, entrati nell’immaginario collettivo grazie a trame sfaccettate e personaggi iconici.

Il padrino (1972)

Diretto da Francis Ford Coppola, Il Padrino è considerato il capolavoro assoluto del genere gangster e uno dei film più importanti della storia del cinema. 

Basato sull’omonimo romanzo di Mario Puzo, il film segue le vicende della famiglia Corleone, potente clan mafioso italo-americano guidato dal carismatico Don Vito (Marlon Brando, ndr). Quando il figlio Michael (Al Pacino, ndr), inizialmente estraneo agli affari di famiglia, viene trascinato nel mondo criminale, inizia una trasformazione affascinante e inquietante. 

Si tratta di una trilogia che percorre l’evoluzione del personaggio di Mike: nel primo film, l’uomo entra negli affari di famiglia; nel secondo capitolo, raggiunge il massimo potere; nel terzo e ultimo atto, Michael vede il suo inesorabile declino.

Gli ingredienti del successo de Il Padrino sono chiari: regia impeccabile (la prima pellicola ottenne ben 3 Oscar, ndr), colonna sonora di Nino Rota e performance straordinarie.

La saga esplora il legame tra potere e corruzione, trasformando la figura del mafioso in un simbolo tragico e universale che, talvolta, assume i caratteri carismatici incarnati da Michael Corleone.

Quei bravi ragazzi (1990)

Martin Scorsese firma un capolavoro del cinema gangster con Quei Bravi Ragazzi, dove vi è narrata la vita di Henry Hill (Ray Liotta, ndr), un giovane che sogna di entrare nel mondo del crimine organizzato. 

Il film segue il viaggio del protagonista dall’ascesa alla caduta, mostrando un ritratto crudo e realistico della mafia italo-americana. Joe Pesci, che interpreta il fumantino Tommy DeVito, offre una performance da Oscar, mentre Robert De Niro nei panni del calcolatore Jimmy Conway aggiunge profondità alla pellicola. 

Quei Bravi Ragazzi è celebre e scorrevole grazie al suo ritmo incalzante, la narrazione in voice-over e sequenze che solo l’occhio di Scorsese sa donare, come il piano sequenza nel nightclub.

ray liotta

Ray Liotta in una scena di Quei Bravi Ragazzi

Il regista ci immerge nel mondo della mafia, mostrando la seduzione del potere e il prezzo della lealtà tradita.

C’era una volta in America (1984)

Dopo gli Spaghetti Western, eccoli di nuovo: il duo Sergio Leone ed Ennio Morricone fanno ancora centro. 

Sergio Leone, maestro del cinema italiano, ci regala con C’era Una Volta in America un’opera monumentale che racconta la vita di un gruppo di amici cresciuti nei bassifondi di New York e diventati gangster. 

Protagonista della narrazione è Noodles (Robert De Niro, ndr) e la sua cerchia, in un racconto non lineare che intreccia presente e passato. 

Leone combina poesia visiva all’indimenticabile ed emozionante colonna sonora di Ennio Morricone, creando un’opera che va oltre il cinema gangster e suscitando una riflessione sulla memoria, il tempo e il tradimento. 

Nonostante la sua durata mastodontica (quasi 4 ore, ndr), C’era Una Volta in America resta ancora oggi un punto di riferimento per il genere.

Scarface (1983)

Diretto da Brian De Palma e scritto da Oliver Stone, Scarface è il film che ha ridefinito il cinema gangster per una nuova generazione. 

Dopo aver vestito i panni di Michael Corleone, un Al Pacino all’apice della sua carriera interpreta Tony Montana, immigrato cubano che, partendo dal nulla, costruisce un impero della droga a Miami. Il film è un ritratto crudo e nudo dell’avidità e dell’ambizione senza limiti, culminante in una delle scene finali più iconiche della storia del cinema.

Scarface è diventato un simbolo della cultura pop e una critica feroce al sogno americano corrotto dalla brama di potere.

Gli intoccabili (1987)

“Sei solo chiacchiere e distintivo!”, ti è familiare?

Brian De Palma torna al genere gangster con Gli Intoccabili, pellicola che percorre la lotta tra Eliot Ness e Al Capone durante il proibizionismo negli Stati Uniti. 

Con un cast stellare che include Sean Connery (premiato con l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, ndr), Kevin Costner e Robert De Niro, il film è un bilanciamento perfetto di azione e tensione. 

La sequenza della scalinata della Union Station, ispirata alla Corazzata Potemkin di Sergei Eisenstein, è un esempio di maestrale regia. Gli Intoccabili è un racconto avvincente di giustizia contro crimine, ma anche un omaggio al cinema classico, con una produzione elegante e la colonna sonora epica di Ennio Morricone.

Ognuno di questi capolavori offre un punto di vista unico sul mondo del crimine, attraverso l’esplorazione di temi importanti come il potere, la moralità e la redenzione. Quale è il tuo preferito?

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