L’isola che è un parco nazionale: l’ Asinara

Arrivati dal mare, unica via di comunicazione, veniamo avvolti dalla pace e dalla tranquillità di un’isola disabitata. Gli animali vagano felici anche lungo le poche strade asfaltate, padroni di questa terra. La macchia mediterranea incornicia la costa alternata da spiagge dalle acque cristalline cariche di pesci.

 

L’isola dell’Asinara situata nel nord Sardegna, risulta disabitata da più di un secolo. Dalla fine dell’ 1800 fino al 1997 ha ospitato, inizialmente, prigionieri politici e ospiti del lazzaretto e poi, dal 1960 circa, è stata la casa di un carcere di massima sicurezza. Grazie a questo isolamento forzato, questo territorio si è riappropriato della sua naturale esistenza.

 

Nel 1997 è diventata, appunto, parco nazionale protetto. Si può visitare in giornata o soggiornarci anche di notte godendo di una pace che difficilmente si può trovare in altri luoghi. I mezzi, che possono girare sull’isola, sono pochissimi, limitati e bloccati durante la notte, per non disturbare gli animali che la abitano.

 

Gli asinelli e i cinghiali girano tranquilli, e se si è fortunati e gli animali sono in vena di confidenze, si possono accarezzare per qualche minuto. Sono presenti dei rarissimi esemplari di asinelli bianchi, questo è l’unico posto al mondo che li ospita e che ne preserva la proliferazione. Lungo tutta l’isola si alternano alcune spiagge bianche dalle acque trasparenti,  se non si osserva il paesaggio selvaggio tutt’intorno si ha quasi l’impressione di immergersi in una piscina naturale carica di pesce che prospera indisturbato. La pesca è vietata fino a diversi chilometri della costa e non si può modificare o alterare l’ambiente circostante. E’ possibile però, immergersi anche in alcuni posti che raccontano la storia dell’isola. La struttura carceraria di massima sicurezza, ormai abbandonata, racchiude in se, lungo i corridoi e le celle disabitate, un senso di inquietudine completamente in contrasto con la natura circostante. Un’altra struttura atipica è l’ossario, a poche centinaia di metri dal porto di attracco del traghetto, un monumento di culto che contiene le ossa dei circa 7 mila militari Austroungharici esumati da diversi cimiteri e disposti in modo ordinato in tante vetrate all’interno dello stesso che affascina perché guarda su una spiaggia incontaminata.

 

Il territorio di quest’isola, si estende per circa 50 chilometri quadrati, percorribili con i mezzi a disposizione come autobus o trenini, a bordo di una jeep che si può affittare al momento dello sbarco, in bicicletta caricabile a bordo del traghetto per l’isola e o a piedi. Ogni esperienza è diversa e significativa. Se si è alla ricerca di pace e serenità, anche solo per qualche ora, l’isola dell’Asinara è il posto migliore, immerso nel silenzio, nella bellezza e nei profumi della natura.