San Gimignano: un patrimonio da scoprire

San Gimignano: un patrimonio da scoprire

San Gimignano è un piccolo paesino della Toscana, molto famoso per le caratteristiche architettoniche medievali del centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell’aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell’età comunale.

Ma cosa c’è da vedere in questo luogo ricco di storia e fascino? Ecco 7 cose da vedere a San Gimignano, in 2/3 giorni.

Il Duomo di San Gimignano

La semplicità della facciata romanica del XII secolo, non anticipa le meraviglie che si trovano al suo interno. Divisa in tre navate, la Collegiata di Santa Maria Assunta conserva sulle pareti alcuni capolavori. Sulla parte superiore della controfacciata c’è il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli mentre nella parte centrale lo straordinario Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Lungo la parete di destra si trovano le Storie del Nuovo Testamento, degli allievi di Simone Martini, e sulla sinistra Storie del Vecchio Testamento di Bartolo di Fredi.

La Cappella di Santa Fina a San Gimignano

Santa Fina da San Gimignano non ha vissuto una vita facile. Dopo la morte della madre decise di vivere fino alla morte pregando distesa sopra una tavola di legno. Secondo la leggenda, San Gregorio Magno le annunciò la morte e quindi la vita eterna nel giorno della festa del santo.

Museo Civico di San Gimignano

Il Museo Civico di San Gimignano, ospitato nel Palazzo del Popolo, mostra la sua bellezza già dal cortile d’ingresso, con la cisterna del 1361 e gli affreschi del Sodoma.

Superata la scalinata si accede alla Sala di Dante, nominata così in onore del Poeta che soggiornò a San Gimignano nel 1300. La sala è decorata dalla meravigliosa Maestà di Lippo Memmi (1317), ispirata a quella dipinta da Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena. Superata la sala delle Adunanze Segrete, da cui parte la scala per la Torre Grossa, si arriva alla Pinacoteca con opere di Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Filippino Lippi.

Piazza della Cisterna a San Gimignano

La straordinaria Piazza della Cisterna è il punto di passaggio obbligato di ogni visita a San Gimignano. Prende il nome dal pozzo ottagonale che si trova nel centro, e fu costruita per volontà del Podestà Guccio dei Malavolti, il cui stemma è scolpito sulla pietra del pozzo. È la più bella pizza di San Gimignano e una delle più belle della Toscana. Guardando verso via Castello si susseguono palazzo Tortoli, con le sue quattro eleganti bifore trecentesche, la torre dei Pucci, l’Albergo della Cisterna, il palazzo Ridolfi, le torri e le case dei Becci e Cugnanesi, il palazzo Pellari e il palazzo Ardinghelli con le due torri. Dall’altro lato della piazza c’è la Torre del Diavolo, chiamata così perché si racconta che il proprietario, tornato da un lungo viaggio, la trovò più alta. “Chi aveva potuto farlo in sua assenza se non il diavolo in persona?” Per la sosta in piazza è d’obbligo prendere un gelato dalla Gelateria Dondoli, conosciuta e pluripremiata in tutto il mondo.

I musei della Tortura a San Gimignano

Quali modi e metodi venivano usati per torturare gli uomini? Se volete saperlo e non siete facilmente impressionabili, il Museo della Tortura vi darà la risposta. Il costo del biglietto è di 10 €.

Chiesa di Sant’Agostino a San Gimignano

Piccolo scrigno di opere d’arte, di solito la Chiesa di Sant’Agostino viene tralasciata dal visitatore frettoloso di San Gimignano. Merita, invece, una visita più attenta per scoprirne i tanti gioielli. La volta della chiesa è stata affrescata da Sebastiano Mainardi e raffigura i dottori della Chiesa (Ambrogio, Agostino, Girolamo e Gregorio) mentre il pavimento in maiolica è opera di Andrea della Robbia. I due capolavori della chiesa sono l’Incoronazione di Maria del Pollaiolo, collocata sull’altare maggiore e le Storie della vita di Sant’Agostino, ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli che si trova nella cappella del coro.

Rocca di Monte Staffoli a San Gimignano

La Rocca di Monte Staffoli è stata costruita per difendere San Gimignano dagli attacchi di Siena dopo la sottomissione a Firenze. Ad oggi non resta molto dell’antica rocca ma vale la pena arrampicarsi in questo spazio verde per ammirare una straordinaria vista su San Gimignano e la Valdelsa. La rocca di Monte Staffoli viene usato come luogo di manifestazioni culturali e sagre, in particolare la Giostra dei Bastoni che si svolge nel terzo fine settimana di giugno.

Curiosità

Nel1282 il governo di San Gimignano promulgò una legge che impediva di abbattere le vecchie case se non per costruirne di più belle. Da lì a un secolo, San Gimignano avrebbe raggiunto il suo massimo splendore e poi la decadenza, che l’ha salvata dai cambiamenti radicali. Purtroppo, delle 72 torri (una per ogni famiglia benestante) costruite nel medioevo, oggi ne restano solo 13. Ciononostante, l’effetto che si ha quando si arriva dalla collina Toscana e si vede la sagoma del paese, è puramente suggestivo.

Vernaccia e Zafferano sono i due prodotti tipici di San Gimignano, rinomati in tutto il mondo. Lo zafferano o l’oro giallo, ha più volte salvato San Gimignano perché usato come moneta per pagare i debiti contratti durante le secolari guerre con Siena e Firenze. Il valore di questo alimento si comprende considerando la quantità di fiori necessaria per fare un solo chilo di zafferano: 150.000.