Il Veneto offre decine di borghi di grande interesse architettonico e paesaggistico, che sembrano rimasti sospesi nel tempo grazie alla bellezza di chiese, castelli e vicoli caratteristici che li contraddistinguono. E allora, quale momento migliore per visitarli se non in occasione di Pasqua e Pasquetta?
Vediamo insieme quattro dei borghi più belli della regione in cui trascorrere alcuni giorni di completo relax e, perché no, gustarsi del buon cibo.
Arquà Petrarca
Arquà Petrarca deve il proprio nome al celebre poeta, che scelse di trascorrere in questo borgo tranquillo gli ultimi anni della propria vita. Tra le cittadine ricomprese nella guida del Touring Club sui borghi più belli d’Italia, Arquà è una delle più note, sia per la bellezza del paesaggio, una collina ricoperta di ulivi, viti e mandorli, sia per il fatto che pare davvero essersi fermata ai tempi in cui il Petrarca calcava le sue strade.
Valgono una visita la Chiesa di santa Maria Assunta per i suoi affreschi, l’Oratorio della Santissima Trinità e l’attigua Loggia dei Vicari, risalente al XII secolo, ma soprattutto la Casa del Petrarca, un edificio a due piani con decorazioni ad affresco e finestre che offrono scorci panoramici sul paesaggio incantevole dei Colli Euganei.
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Soprattutto, ad Arquà sarà piacevole aggirarsi con occhio curioso nei vicoli della cittadina, ammirando le case di pietra e gli edifici medievali, o fermarsi nella piazzetta principale in cui in primavera, nei momenti in cui il traffico automobilistico cala, si può sentire il canto degli uccelli e convincersi di trovarsi, per un giorno, a vivere in un’altra epoca.
Al termine di questo interessante vagare, sarà il caso di sostare in uno dei numerosi ristoranti della zona e gustare i prodotti tipici del posto: i bigoli al ragù, degli spaghettoni fatti a mano con farina e uova, e, a fine pasto, un bicchierino del caratteristico Brodo di giuggiole, un liquore dolce dal gusto fruttato.
Malcesine
Malcesine, in origine villaggio di pescatori, è un borgo incantevole che si affaccia sulle acque cristalline del lago di Garda. Un soggiorno in primavera in questa meravigliosa cittadina rigenererà di sicuro lo spirito, incupito dai lunghi mesi invernali.
Il borgo è perfettamente conservato, un intrico di stradine caratteristiche e case medievali che offre numerosi scorci pittoreschi. Sarà un piacere passeggiare tra le sue vie acciottolate e dare un’occhiata ai numerosi negozi che offrono prodotti del luogo come ceramiche e bottiglie di olio d’oliva. Se si ha voglia di camminare ancora, poi, sarà ancora più bello spingersi sul percorso ciclopedonale di fianco al lago, che all’imbrunire diventa particolarmente romantico.
La cittadina è dominata dall’inconfondibile Castello Scaligero, una costruzione abbarbicata sulla roccia e a picco sul lago. Dalle sue mura si può godere di un meraviglioso panorama sul lago; all’interno, è presente un interessante Museo di storia naturale.
Burano
Una gita a Burano non si dimentica. Quest’isoletta a poca distanza da Venezia è un luogo magico e fuori dal tempo. Le sue case, strette le une alle altre e separate solo da strettissime calli, sono tinte in ogni colore dell’arcobaleno, dal verde smeraldo all’azzurro cielo, dal rosa, al rosso, al viola, in una palette cromatica che dà il buonumore. Aggirandoci per questa cittadina ci ritroveremo a scattare migliaia di fotografie ai particolari che cattureranno la nostra attenzione: porte decorate da fiori, gatti che sonnecchiano imperturbabili al centro di un campo, edifici dai colori vivaci.
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Un tempo, era tradizione che le abitanti dell’isola ricamassero il merletto tradizionale della zona, un lavoro effettuato con il tombolo, ridendo e chiacchierando tra loro sedute nei campielli. Forse questa usanza non è più tanto diffusa, ma Burano rimane un luogo suggestivo e accogliente. Se, poi, ci si concederà un buon piatto di pesce, come ad esempio il risotto di gò, o ghiozzo, un pesce tipico della laguna di Venezia, nei numerosi ristoranti dell’isola, l’esperienza di visita sarà ancora più piacevole.
Borghetto
Borghetto, piccola frazione di Valeggio sul Mincio, è un borgo di origine medievale affacciato sul fiume omonimo. Visitare questa cittadina sarà un’occasione per rilassarsi, camminando nelle viuzze acciottolate e osservando le casette che costeggiano l’acqua ma soprattutto i vecchi mulini, ancora funzionanti. Il canto degli uccelli, il mormorio del fiume che scorre placido tra le costruzioni antiche e la gradevolezza del paesaggio ricco di vegetazione renderà la visita un’esperienza da ricordare.
Le attrazioni turistiche più interessanti della zona sono i resti del Castello Scaligero e, a poca distanza da Valeggio, lo straordinario Parco Giardino di Sigurtà, grande 50 ettari, in cui tra marzo e aprile si può assistere alla fioritura di oltre un milione di tulipani.
Non si potrà certo perdere, infine, un assaggio dei famosi tortellini di Valeggio sul Mincio, dal gusto inconfondibile, ripieni di carne e serviti con burro fuso e salvia.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.