Il Cake Picnic è un fenomeno, ormai diventato a carattere globale, nato da un semplice desiderio: condividere torte in compagnia. Ideato da Elisa Sunga, l’evento invita i partecipanti a portare una torta fatta in casa o acquistata, da condividere con gli altri. L’evento celebra la torta, in quanto dolce d’eccellenza, in tutte le sue forme: chiffon, upside-down, principessa, al miele russo, meringate, gelatina, a più livelli, pan di Spagna, al burro e chi più ne ha più ne metta.
Finte foto: elisasunga.com
Un fenomeno globale
Nato a San Francisco nel 2024, il CAKE PICNIC ha rapidamente conquistato il cuore degli appassionati di dolci in tutto il mondo.
A marzo 2025, l’evento ha visto la partecipazione di oltre 1.000 persone e la condivisione di 1.387 torte diverse presso la Legion of Honor di San Francisco.
L’evento si è poi esteso a città come Carlsbad, Londra, Los Angeles e New York, con ulteriori tappe previste in città come Austin, Chicago, Dubai, Parigi, Toronto e Vancouver.
‘NO CAKE, NO ENTRY’
La partecipazione al CAKE PICNIC richiede un biglietto d’ingresso, ma soprattutto l’impegno a portare una torta da condividere, pena l’esclusione dall’evento.
I biglietti sono spesso molto richiesti e si esauriscono rapidamente, come accaduto per l’evento di San Francisco dove i biglietti da $15 sono andati esauriti in meno di un minuto.
Per restare aggiornati sulle prossime date e città, è possibile iscriversi alla newsletter ufficiale o seguire gli aggiornamenti sul sito di Elisa Sunga.
Fonte foto: elisasunga.com
Un’esperienza unica
Il CAKE PICNIC non è solo un evento culinario durante il quale si celebra l’amore per le torte, ma un’occasione per celebrare la comunità, la creatività e la condivisione.
Ogni partecipante contribuisce con la propria torta, creando un buffet variegato e sorprendente.
Dalle torte classiche a quelle più innovative, ogni edizione offre un’esperienza unica e indimenticabile.

Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.