Carne Veg: la nuova frontiera del cibo

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Durante questi ultimi 2 anni siamo stati protagonisti di tanti cambiamenti e innovazioni, molti dovuti al diffondersi del virus Covid19 che sta paralizzando il mondo, altri conseguenti all’evoluzione stessa dell’uomo.

In ogni parte del mondo esiste un’affermata e consolidata cerchia di persone che rifiutano di mangiare altri esseri viventi e i loro derivati: i vegani sono conosciuti da tutti e sempre più persone sposano questa filosofia di veganesimo.

Molteplici sono le motivazioni che inducono alla completa assenza di animali e derivati nel menù dei vegani. Primo fra tutti l’amore per gli animali, a seguire la consapevolezza che gli esseri viventi, in quanto tali, siano capaci di provare sentimenti, dolore, emozioni e che abbiano il diritto di vivere la vita in libertà e non con l’unico scopo di sfamare altri esseri e, non per ultimo, che siano sfruttati sia durante che dopo la vita. Ormai la richiesta di carne e derivati  ha raggiunto livelli talmente alti che molti animali non vivono realmente, non vedono mai la luce del sole e nascono all’interno di grandi allevamenti con il solo fine di essere cibo.

Chiaramente essere vegani al 100% non è molto semplice, tutti i nutrienti che la carne rilascia nel corpo umano si possono trovare anche in natura tra i vegetali, ma in minore quantità e hanno una difficoltà maggiore ad essere assimilati. L’uomo per sua natura è onnivoro e ha bisogno sia di cibo vegetale che di quello animale, dunque i vegani devono assumere maggiori quantità di nutrienti (ad esempio le proteine) a volte assenti nei vegetali e per questo le nuove invenzioni, a riguardo, sono all’ordine del giorno.

La carne vegana è l’ultima trovata per sopperire a tutto ciò che manca appunto, cercando, forse per puro e semplice marketing, di assomigliare il più possibile a quella vera.

In commercio ne troviamo tanti tipi diversi: hamburger sintetico, wurstel di tofu, il salame di verdure e ora anche un nuovo filetto veg che riesce addirittura a sanguinare. Tutti questi prodotti, interamente vegetali, vengono tenuti insieme da composti chimici, ma risultano talmente efficaci che molte persone non trovano differenze nel gusto rispetto alla carne vera.

Si è riusciti quindi ad imitare odori, sapori, profumi e ad appagare anche la vista.

Per questa carne, nata in questo ventennio, si usa molto spesso la soia con l’aggiunta di proteine di frumento, ferro, vitamina B12 così che, la verdura, saprà di carne e non di verdura. Nel filetto che sanguina viene aggiunto anche  il succo di barbabietola: tagliandolo inizierà a sanguinare come un vero filetto di carne animale. Certo che, se una persona è fermamente convinta di non voler mangiare altri esseri viventi, non ha bisogno di questi espedienti per diventare a tutti gli effetti un erbivoro, ma si potrebbero attirare quelli che per il momento desiderano perpetrare il loro status di onnivori.

Forse al giorno d’oggi non si hanno più scuse per evitare i grossi allevamenti in cui alcuni animali nascono e crescono con il solo scopo di nutrire l’essere umano che, per il suo solo piacere, sta distruggendo piano piano la terra che lo ospita. Potremo sfruttare questa innovazione e salvare qualche povero animale dal solo destino di essere cibo.

Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità”. (Mahatma Gandhi)


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