Il 17 febbraio 2025 segna una data memorabile per Napoli: dopo più di vent’anni, la storica ‘prima bottega’ della cioccolateria Gay-Odin in via Chiaia 237 ha riaperto le sue porte. Il negozio, abbandonato per lungo tempo, è stato sottoposto a un importante restauro che ha permesso di riscoprire e valorizzare la sua anima originaria.

Dopo oltre un secolo di storia e tradizione, la celebre cioccolateria partenopea ha riportato in vita la sua sede storica, restituendo alla città un gioiello dell’Art Nouveau e un punto di riferimento per gli amanti della dolcezza. L’antico negozietto viene ridonato alla città nel suo splendore grazie all’impegno e alla lungimiranza della famiglia Maglietta, al timone dell’azienda dagli anni Ottanta.

“Questa riapertura ha un valore particolarmente significativo, direi storico: si tratta del primo negozio Gay-Odin, allestito con tutte le stigliature d’epoca restaurate. È qui che Isidoro Odin, giovane cioccolatiere di Alba pieno di sogni, ha conquistato per la prima volta il palato dei napoletani con le sue originali creazioni ed è qui che noi, nel segno della tradizione, continueremo a portare avanti il nostro lavoro di artigiani del cioccolato.”

ha  affermato Sveva Maglietta membro del CdA.

Gay-Odin: riapre la storica sede di via Chiaia

Napoli e Gay Odin: un legame indissolubile che si rinnova nel tempo.

È la Napoli degli anni ’20. L’eco della Belle Époque si rifrange sulle vetrine dei begozi eleganti di via Chiaia, mentre la città si muove con passo incerto verso la modernità. I tram sferragliano lungo le strade acciottolate, mentre nei caffè di Piazza Trieste e Trento intellettuali e artisti discutono di nuove avanguardie e nostalgie conservatrici. La Prima guerra è finita da poco, il Regno d’Italia è un’entità giovane e tumultuosa, ma Napoli è sempre se stessa: un teatro a cielo aperto, un salotto aristocratico e un vicolo popolare intrecciati in un unico affresco.

In questa città che profuma di mare e storia, un giovane maestro cioccolatiere di nome Isidoro Odin, decide di iniziare la sua carriera. La sua bottega al civico 237 di via Chiaia non è solo un negozio, ma un piccolo tempio del gusto, dove il cioccolato diventa arte e si fonde con l’anima vibrante di Napoli.

E così, mentre il giovane Totò calca le scene di piccoli teatri, la nobiltà decaduta ritrova la sua teatralità nelle vie dello shopping, di cui via Chiaia è certamente la più elegante. Qui, nel suo laboratorio, Isidoro Odin sperimenta, perfeziona, crea. E mentre Napoli cambia, il negozio di Gay-Odin rimane una costante, un rifugio di dolcezza in una città di contrasti e rivoluzioni.

Gay-Odin: riapre la storica sede di via Chiaia

Il restauro tra novità e tradizione

Il progetto di ristrutturazione ha riportato alla luce gli elementi decorativi in stile liberty, dai dettagli floreali agli intarsi in legno pregiato; sono stati recuperati e restaurati anche il bancone e tutti gli arredi dell’epoca caratterizzati dal tipico elemento naturalistico e floreale dell’Art Nouveau con intarsi che rievocano bacche (cabosse) e fave di cacao, e impreziositi da finiture di pregio e da eleganti intarsi che riproducono le iniziali dei due giovani fondatori.

Un’operazione che ha voluto restituire alla città un pezzo della sua storia, preservando l’autenticità di un luogo simbolo del gusto e dell’eleganza napoletana. La storica cioccolateria ritorna ora nel cuore della città con l’intento di offrire un’esperienza autentica, tra atmosfere d’altri tempi e il sapore inconfondibile delle sue creazioni.

Con la riapertura della sede di via Chiaia, i napoletani e i turisti potranno riscoprire un’ampia selezione di prodotti iconici e le ricette segrete di Isidoro Odin: Gianduiotti, Imperiali, Amori, Chicchi di caffè, Africanelle ma anche scorzette d’arancia intinte nel cacao fondente e poi le celebri cialde come Wafer, Noci e Ghiande ripiene di golose creme. Una novità è l’installazione di un banco gelato con carapine in vecchio stile per la somministrazione delle creme fredde Gay-Odin, tutte ispirate ai cioccolatini della casa: dal gelato latte, zucchero e cannella a quello Foresta, da quello ghianda al cioccolato nelle declinazioni fondente, con scorzette d’arancia o al rhum.

Gay-Odin si dimostra ancora una volta non solo una fabbrica di cioccolato ma una tradizione aurea, un pezzo di Napoli dolce e perfetto che resiste al tempo.

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