Fonte foto: Virgilio Sport
La finale degli Europei di calcio ha tenuto incollati al televisore più di 20 milioni di spettatori, raggiungendo uno share dell’83,5 per cento. Seppur tutti concentratissimi sulla partita, di sicuro ci sarà stato qualcuno che ha notato una differenza sostanziale: la telecronaca è stata fatta da due nuove voci rispetto agli incontri precedenti. In particolare, molti saranno rimasti stupiti nel sentire un timbro femminile e, come me, avranno subito chiesto a Google a chi appartenesse. Purtroppo, infatti, non capita spesso di sentire una donna commentare proprio le partite di calcio, soprattutto in un’occasione tanto importante come quella della sfida Italia – Inghilterra.
In questo caso, la voce che ha raccontato per la prima volta una finale degli azzurri assieme al collega Stefano Bizzotto, è quella di Katia Serra, ex calciatrice professionista.
Origini e carriera
Katia Serra è una commentatrice televisiva, spesso ospite nei programmi di sport, ex calciatrice centrocampista, nata a Bologna nel 1973. Ha esordito in serie B nel 1986 con il Bazzano, società calcistica bolognese. Nel 1993 è arrivata in seria A con il Lugo, l’associazione di calcio femminile appartenente a Ravenna. In seguito ha giocato con diverse squadre, tra cui il Modena con cui ha vinto uno scudetto. Tra i numerosi premi ottenuti, ci sono anche tre Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e una Italy Women’s Cup.
Successivamente, è divenuta direttore sportivo, superando un concorso federale.
Come è arrivata a commentare la Nazionale
La sua carriera di commentatrice tecnica è iniziata con Rai Sport per le squadre femminili. I suoi toni pacati e le sue osservazioni puntuali e precise, l’hanno fatta sin da subito spiccare e nel tempo è divenuta anche opinionista televisiva per la trasmissione Il grande match di Flavio Insinna e per la trasmissione Sabato Sprint su Rai 2. Successivamente ha lavorato anche per Sky.
In occasione del campionato europeo di calcio 2020, è subentrata come commentatrice soltanto dopo che Alberto Rimedio e Antonio di Gennaro sono stati costretti a ritirarsi, in quanto positivi al Covid-19. Così facendo, è divenuta la prima donna a commentare una finale della Nazionale italiana di calcio, rompendo una lunga tradizione di nomi maschili.
Dopo gli eventi di Wimbley, lei stessa ha affermato: “Non siamo abituati a farci spiegare il calcio da una donna. Raccontare e spiegare sono due cose diverse: i giornalisti raccontano, gli esperti lo spiegano. […] Sono fiera di essere la prima, sarebbe bello che fossimo sempre di più per non farla passare più come una notizia, ma come la normalità.”
Le sue parole – vere e amare allo stesso tempo – mettono in luce le perplessità di molti: è giusto che, nel 2021, una donna che spieghi con competenza il calcio faccia ancora notizia?
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.