Benno, più di cinquant’anni e inglese. Allegra, vent’anni di meno e una blogger di viaggi con molta fantasia. Due vicini di casa, sconosciuti. Lei vive da sola e soffre di attacchi di panico. Lui vive e beve in solitudine. Entrambi non controllano più il loro essere diversamente abili alla vita: allegra non riesce a domare il suo timore del mondo, Benno non riesce a tenere a freno la sua dipendenza dall’alcool. Questo mesto equilibrio sembra crollare quando i due protagonisti si “scontrano” in una notte tempestosa. Benno sbaglia pianerottolo e tutto cambia.
È dalla tempesta che partono per un emozionante viaggio attraverso l’Europa, verso posti (s)perduti, ed è in fondo ad esso che troveranno un porto e, forse, quella smarrita voglia di vivere in cui si riscopriranno l’uno grazie all’altro. Un film diretto da Giorgia Farina, con Clive Owen, Jasmine Trinca, Irene Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio, Edoardo Gabriellini. Un drammatico road movie internazionale dalla durata di 106 minuti, nelle sale cinematografiche da giovedì 24 settembre.
Una commedia in cui domina il caso, dove avvengono casualmente incontri, agnizioni, abbandoni, svolte, travestimenti. “Una storia piccola, leggera e intima, lo sfioramento di due anime alla ricerca della chiave di lettura della loro esistenza. Come narratrice, il mio desiderio è quello di risvegliare nel pubblico la curiosità e la necessità di concedersi un viaggio alla ricerca dei propri posti perduti nascosti tra le pieghe della vita” afferma Giorgia Farina.
Laureata in Lettere e in Filologia Moderna, nasce a Napoli il 10/09/1989 e vive a Parete, in provincia di Caserta. Sposata, madre di Michele e spesso dedita con passione all’arte culinaria. Docente presso un istituto d’istruzione superiore e giornalista pubblicista, iscritta all’albo dal 28 gennaio 2019, nutre una certa passione per la scrittura prosastica e poetica. Come l’araba fenice costituisce il suo esordio narrativo.