Vi è mai capitato di interrogarvi sul significato di un termine e sul suo utilizzo nel linguaggio quotidiano?
Su questo riflette e si concentra il saggio Obliquità. Elogio della slealtà, testo uscito lo scorso 21 ottobre dello scrittore siracusano di nascita e milanese d’adozione Silvio Aparo, pubblicato con Novalogos per la Collana Varia (Filosofia).
Note sull’autore
Silvio Apparo nasce in Sicilia, a Siracusa, nel 1971 ma si forma professionalmente a Milano, lavorando come giornalista dal 1994 presso La Voce di Indro Montanelli. In seguito ritorna in terra natìa e lavora come giornalista del Corriere di Sicilia dal 2004 al 2011. Nel 2015 è stato caporedattore del giornale online Corrierequotidiano.it di cui diventa Direttore Responsabile nel gennaio del 2017. Dal mese di febbraio 2018 è fondatore e Direttore del quotidiano di inchieste e approfondimenti nazionali VoxPublica.it. Quest’ultima è l’esperienza conclusiva nel mondo del giornalismo, che ha poi lasciato per dedicarsi all’insegnamento.
Inoltre, Nel corso della sua carriera si è occupato anche di ricerca, sviluppo, progettazione editoriale e nuovi modelli di business editoriali.
Trama
Le esperienze migliori per l’autore riguardano proprio quelle vicende trasversali, “oblique“, non convenzionali per l’appunto, superando il preconcetto che il termine abbia valenza negativa.
Riprendendo le parole dell’autore:
“Il libro nasce per caso dopo essermi imbattuto nella parola OBLIQUITÀ. Mi sono chiesto come mai per Obliquità intendiamo qualcosa di ‘scorretto, sleale, non lineare’?
Se la posizione del Cuore è obliqua, l’asse della terra è obliquo, le esperienze più intense ed interessanti della vita sono oblique, compiendo giri lunghi ed articolati prima di giungere a compimento, perché ci hanno insegnato che Obliquo è sinonimo di scorretto? Da ciò scaturisce l’esigenza di redigere un’estetica verbale non lineare, asimmetrica, imperfetta, attraverso intuizioni spesso scorrette e sleali.
Un grande inganno che parte fin dai banchi di scuola, dai precetti di maestri e genitori, e si conclude, se si conclude, con la fine della nostra esperienza terrena”.
Riguardo la stesura del testo, Silvio Aparo è stato molto meticoloso. Si tratta di un lavoro che è durato complessivamente due anni; nonostante sia un breve saggio (96 pagine), una plaquette, è denso di significati e spunti di riflessioni. Una bibliografia importante a corredo completa quest’indagine scrupolosa, curiosa, interessante e divertente da leggere.
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.