Sette spose per sette fratelli ha debuttato al Teatro Augusteo di Napoli lo scorso venerdì con Diana Del Bufalo e Baz. Noi siamo stati alla prima e vi raccontiamo com’è stato.
La prima all’Augusteo
Venerdì 20 gennaio 2023, Napoli: un’allerta meteo si imbatte sulla città e non dà tregua. Pioggia scrosciante e un’ondata gelida investe i partenopei che, per l’occasione, tirano fuori dall’armadio sciarpe e cappelli, questi sconosciuti. Lo spazio antistante il teatro Augusteo è insolitamente vuoto per una prima. Si tratta di un esordio napoletano, che è in realtà una replica di enorme successo in giro per l’Italia: Sette Spose per Sette Fratelli è il musical che, da qualche mese a questa parte, riempie teatri italiani, già solo sulla carta. Peppe Vessicchio e Luciano Cannito, una garanzia. I nomi e i volti dei protagonisti, che campeggiano sulla locandina provocano stupore, curiosità e, non neghiamolo, forse, per un pubblico agèe, anche diffidenza.
Diana Del Bufalo, per molti cantante/attrice del talent show di Amici, per la gen Z la ragazza da seguire assolutamente sui social; per altri semplicemente la talentuosa Diana Del Bufalo. Al suo fianco, Adamo, alias Baz, Marco Bazzoni, “quello di Colorado” o ancora, l’entertainer radiofonico per eccellenza.
Ora, cancelliamo il contorno, la carriera, il background di ognuno di loro. Entriamo in sala, accomodiamoci e godiamoci lo spettacolo.
Sette Spose per Sette Fratelli: la tradizione in chiave moderna
La trama del musical è nota. Siamo in Oregon nel 1850: in una fattoria tra le montagne vivono i sette fratelli Pontipee. Adamo, il fratello maggiore, pensa sia arrivata l’ora di trovare una moglie che si occupi della casa e della cucina. Conosce Milly, cameriera della locanda del villaggio, tra i due è colpo di fulmine. Adamo e Milly si sposano e partono per la fattoria. Arrivati a casa Pontipee, Milly scopre che dovrà prendersi cura non solo del marito, ma anche dei suoi fratelli, sei rozzi montanari rissosi e refrattari all’igiene personale e alle buone maniere. Il resto è storia del musical.
Diana Del Bufalo è una Milly moderna, femminista e coraggiosa. Adamo, dalla mente chiusa e maschilista, si redime tra una battuta sagace e un tocco di ironia. La voce e la disinvoltura della Del Bufalo ipnotizzano, l’aria da maschio montanaro di Baz diverte. Chi era abituato alla versione originale di Sette Spose per Sette Fratelli non storcerà il naso, anzi. Stupisce quanto la chiave moderna, ironica ed attuale del musical non intacchi minimamente la tradizione, se non conferendo allo spettacolo una freschezza coinvolgente.
Due ore di spettacolo sembrano volare. La platea è rapita dalla bellezza dei costumi, dalla bravura dei fratelli, ballerini e cantanti eccellenti, dal più grande al più piccolo (si pensi che l’attore più giovane ha solo 16 anni!). Sia i fratelli che i loro rivali catalizzano tutta l’attenzione con il loro talento, messo al servizio degli spettatori grazie alle magistrali coreografie di Luciano Cannito e le musiche curate da Peppe Vessicchio.
I due protagonisti non sono più gli influencer dei social, i conduttori radiofonici, o i comici della tv. Diana Del Bufalo e Baz sembra non abbiano fatto altro che questo nella vita. Il palco e gli applausi scroscianti sono tutti per loro.
Appuntamento al Teatro Augusteo di Napoli fino al 29 gennaio. Clicca qui per i biglietti.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.