Tra i tanti metodi per sviluppare la fantasia ce n’è uno assai particolare, il Caviardage, che consiste nel creare dei brevi componimenti poetici partendo, anziché da un foglio bianco che potrebbe incutere timore, da un testo già scritto, che andrà cancellato per far risaltare solo le parole scelte.
Questo procedimento, il cui termine deriva dal francese “Caviar” (caviale) e allude al concetto di annerire le parti di un testo che non servono, è consigliato sia agli adulti che ai bambini e costituisce un’ottima pratica per allenare la creatività, entrare in contatto con l’affascinante mondo della poesia e creare delle vere e proprie opere d’arte.
Le origini del metodo
L’inventore originario del metodo è Tom Phillips, che ideò questa metodologia negli anni ‘60 del Novecento ispirandosi al Dadaismo, che prevedeva che le creazioni personali degli artisti dovessero nascere per caso. Per mettere in pratica il suo proposito, Phillips acquistò un romanzo in una libreria di testi usati e lo trasformò, pagina per pagina, in un componimento di Caviardage.
In Italia, questo singolare metodo artistico è stato creato e diffuso da Tina Festa, laureata in lingue e letterature straniere che si è formata nell’arte della ceramica, presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza con il Metodo Munari “Giocare con l’arte”, e che ha trascorso anche un periodo a Boston per diventare insegnante nel Metodo Zentangleed. Oggi, il Metodo Caviardage è proposto anche nelle scuole dagli insegnanti o da formatori certificati.
Un metodo per sviluppare la fantasia
Non c’è limite alla creatività, quando si compone una poesia con questo metodo. La base della tecnica prevede di partire da un testo già scritto, che sia la pagina di un libro o un articolo di giornale, e leggerlo lasciandosi ispirare dalle parole che colpiscono di più. A questo punto, bisognerà mettere in evidenza i termini che rappresentano la struttura del componimento, circolettandoli con un pennarello nero, e annerire il testo superfluo.
Fonte foto: Tina Festa
Per rendere la creazione ancora più fantasiosa, si potrà scegliere di coprire la parte in eccesso con collage, disegni a tempera, acquerelli, matite, stickers o addirittura con perline, glitter, foglie o sabbia, in modo da realizzare delle creazioni ricche di colore che combinano in maniera efficace un componimento scritto con un’opera visiva.
Un metodo adatto a tutti
Il Metodo Caviardage è adatto a tutti. Gli adulti vi potranno ricorrere per rilassarsi e liberare la creatività, ma questa tecnica è perfetta anche per bambini e ragazzi delle scuole primarie e medie, che impareranno a comporre delle opere artistiche e al tempo stesso far emergere le proprie emozioni. Al termine della creazione, i giovani coinvolti potranno condividere le proprie opere e spiegare ai compagni del gruppo per quale motivo si sono sentiti attirati da alcune parole in particolare.
L’uso dei colori, già da solo, induce il rilassamento e porta a esprimere le proprie capacità creative; combinato con la ricerca di parole che risuonano dentro di noi secondo il mood del momento, può dar luogo a composizioni uniche, create in maniera spontanea e liberatoria seguendo l’ispirazione.
Appassionata di lettura fin da bambina, amo scrivere storie che mi fanno sognare, soprattutto di genere fantasy, fantascienza e romance.
Sulla rivista Il lettore di fantasia ho pubblicato il racconto di fantascienza “Il pianeta della memoria”, con la casa editrice Delos Digital il racconto lungo di genere chick lit “Fil Rouge”, con la casa editrice Wizards & Blakholes i racconti lunghi “L’orologio della verità”, “Alizée” e “Il drago d’acciaio”, e con Nativi Digitali Edizioni il romanzo “Fernweh”, di genere fantascientifico.
Il mio ultimo romanzo pubblicato è “Il Pugnale dei Poeti”, un high fantasy uscito con la casa editrice Lumien, mentre sulla piattaforma Wattpad è disponibile il mio romanzo “Il ragazzo con l’aura d’argento”, un urban fantasy.