Il Teatro Bellini sorge nel cuore della città partenopea. La sua inaugurazione avvenne il 6 febbraio 1878. Per i primi 15 anni crebbe enormemente ospitando diverse programmazioni di tipo lirico, per poi aprirsi, successivamente alla prosa dialettale insieme alla compagnia di Eduardo Scarpetta, procedendo verso il successo, che durerà fino all’inizio del dopoguerra.
È dagli anni sessanta che il teatro, il quale fin ad all’ora rappresentava la buona società napoletana, subisce un clamoroso declino, che lo condurrà alla chiusura nel ’70. Solo grazie a Tato Russo e alle sue due compagnie “Gli Ipocriti” e “Nuova Commedia”, riuscirà attraverso numerosi festival a riportare in vita il teatro Bellini, introducendo l’apertura del teatro Diana e del teatro delle Arti.
L’artista nel 1987 rileva la struttura sbaragliando le difficoltà tecniche, organizzative ed economiche presenti, riportandolo al suo antico splendore. In un anno riuscì ad organizzare il debutto del Bellini, con l’Opera da tre soldi di Berlot Brecht, per la regia dello stesso Russo.
Per 21 anni il teatro ha visto in scena i più importanti artisti italiani e non solo, come i Momix a Lindsay Kemp, da Freaks a Zingarò, da Woody Allen a Carmelo Bene fino a eccellenze della musica come Keith Jarret.
È il 2010 l’anno in cui subentrano i figli Roberta, Gabriele e Daniele Russo, con l’obiettivo di conservare l’integrità artistica e la vocazione teatrale originaria, continuando a produrre spettacoli di notevole interesse culturale di vario tipo.
Oggi sono numerosi gli spazi della struttura aperti al pubblico: l’antica sala grande, di notevoli dimensioni e bellezza, caratterizzato dalla tipica struttura a ferro di cavallo si sviluppa in altezza su sei ordini di palchi. A rendere il tutto più affascinante sono i diversi affreschi ottocenteschi dalle numerose decorazioni floreali e dal ritratto di Vincenzo Bellini.
Accanto ad esso è presente il piccolo Bellini, che prima era semplicemente la sala delle prove , che solo nel 2000 fu aperto al pubblico per spettacoli di ricerca, danza e drammaturgia contemporanea. Con la capienza di almeno 100 persone è ora sede di una ricchissima programmazione di danza contemporanea, che vede protagonisti artisti provenienti da tutto il mondo.
È presente al suo interno una sala dedicata alla programmazione di spettacoli del circuito off, lo store Laterzagorà, ospitato nel foyer del teatro, che è insieme libreria e spazio dedicato a laboratori per bambini e presentazioni di libri e cultura, è grazie alla collaborazione degli Editori Latarenza e all’associazione culturale A voce alta, che vengono svolti diversi incontri, presentazioni e eventi, ospitando lavoratori per bambini e adulti, come corsi editoriali, di fotografia di scena e di scrittura creativa.
Per ultimo, ma non meno importante il Sottopalco, il bar/bistrot dove si organizzano mostre e session di musica dal vivo. L’antico edificio è diventato un vero e proprio hub della cultura, punto di riferimento e crocevia di un pubblico decisamente trasversale.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.