I piatti più buoni dal mondo: il sushi

Nella classifica di Tasteatlas dei 100 piatti migliori al mondo, c’è anche il sushi, piatto tipico della cucina giapponese, che sostanzialmente consiste in un insieme di preparazioni a base di risopesce, che può essere crudo, cotto o marinato; o ancora carne, verdure, uova e alghe, e può essere servito con o senza salse (ad esempio la Teriyaki) e solitamente intinto nella salsa di soia.

Storia

Le origini di questo piatto sono abbastanza particolari, nasce infatti in Giappone intorno al IV secolo come metodo di conservazione del pesce fresco che, dopo essere stato pescato, veniva eviscerato e conservato con sale e riso in modo tale da tenerlo più fresco possibile durante il trasporto. Al momento dell’utilizzo si eliminava il riso, solo successivamente si iniziò a consumarlo insieme al pesce. Il sushi veniva preparato e venduto in strada su delle bancarelle con una tendina bianca, su cui i clienti si pulivano le mani dopo averlo consumato. Ciò significa che più una tenda era sporca, più il sushi era migliore in quella bancarella.

Ad oggi, il sushi è fra i piatti più famosi al mondo e numerosi sono i ristoranti che lo offrono, anche e soprattutto con la formula dell’All You Can Eat, una format grazie al quale si paga una determinata cifra e si può ordinare quanto se ne vuole.

Tipi di sushi

Tanti sono i tipi di sushi che vengono oggi preparati, le varietà derivano dalla combinazione degli ingredienti e dalla forma geometrica. Elencare tutti i tipi è un’impresa ardua, visto che ne esistono davvero tanti, ma vediamo almeno i principali:

– Nigiri: si tratta probabilmente della variante più conosciuta. Consiste in un piccolo rettangolo di riso su cui è poggiato l’ingrediente principale, solitamente pesce o avocado.

– Uramaki: piccoli cerchi di riso che contengono l’alga nori e altri due ingredienti. Alcuni ristoranti offrono anche la variante col riso venere.

– Temaki: conetti di alga nori che contengono riso e altri due ingredienti, solitamente serviti insieme alla salsa teriyaki.

– Hosomaki: cilindri di alga nori che contengono riso e un altro ingrediente.

– Futomaki: sono un po’ l’opposto degli uramaki: se questi hanno fuori il riso e dentro l’alga, nei futomaki avviene il contrario. All’interno, ci sono due ingredienti.

Ricetta

Come abbiamo appena visto, esistono diverse varianti di questo piatto, dare quindi una ricetta generica del sushi è impossibile. Daremo quindi la ricetta dei nigiri al salmone visto che, come anticipato poco fa, si tratta della variante più nota. Le dosi sono per sei persone.

Ingredienti:

– 250 gr di riso per sushi

– 100 ml di aceto di riso

– 4 gr di sale

– 1 foglio di alga Kombu

– 300 gr di salmone

Innanzitutto, mettete il riso all’interno di un setaccio dalle maglie strette e sciacquatelo all’interno di una ciotola per una dozzina di volte, fino a far risultare l’acqua limpida. Lasciate riposare il riso e cuocetelo seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, visto che possono variare da marca a marca. Preparate poi il condimento mescolando insieme l’aceto di riso, lo zucchero e il sale finché questi due non si saranno completamente sciolti nell’aceto. Lasciate riposare il composto per 15 minuti e trasferitelo all’interno di un contenitore largo e basso. Conditelo stando attenti a farlo arieggiare bene. Spinate il salmone, rimuovete la pelle facendo scorrere la lama in senso orizzontale sotto la polpa. Lavatelo sotto acqua corrente fredda e ponetelo ad asciugare su carta assorbente. Con un coltello ben affilato iniziate ad ottenere delle fettine sottili tenendo la lama leggermente in diagonale e facendo lavorare il coltello senza effettuare pressioni. Una volta che il riso avrà raggiunto la temperatura ambiente, bagnatevi le mani con acqua leggermente salata e formate una pallina nel palmo della mano. Schiacciatela leggermente con indice e medio in superficie in modo da compattare il riso e dargli la giusta forma. Passate un leggero velo di wasabi prima di adagiare delicatamente la fettina di salmone, che dovrà ricoprire interamentre la superficie del nigiri. A questo punto, saranno pronti per essere gustati!