Bono Vox e l’idea di una serie animata per promuovere il vaccino

Fonte foto: iulm.it 

Il 25 aprile 2021 è uscita una serie animata per la sensibilizzazione alla campagna vaccinale contro il covid-19 e per mettere finalmente fine alla pandemia. Il suo titolo è “Pandemica” ed è composta da sette episodi della durata di circa 30 secondi l’uno. 

Bono Vox e la sua idea

L’idea iniziale è stata di Bono Vox, frontman degli U2, il quale ha voluto anche prestare la propria voce per il doppiaggio. Lo scopo di “Pandemica” è anche e soprattutto quello di richiamare l’attenzione sui Paesi più poveri che ancora non hanno i mezzi economici per effettuare una vaccinazione collettiva. I protagonisti vivono infatti in luoghi dove il vaccino non è in grado di arrivare, togliendo loro la possibilità di tornare ad essere liberi da tutte le restrizioni che ben conosciamo. La serie si può trovare sia su YouTube che sul canale ufficiale di ONE Campaign, organizzazione mondiale fondata dallo stesso Bono e che sostiene salute e anti-povertà. Oltre alla voce del cantante, i sette episodi sono doppiati da altri personaggi di fama mondiale come Penelope Cruz, Kumail Nanjiani -attore pakistano-, Danai Gurira -attrice statunitense-, Michael Sheen -attore gallese-, l’attrice comica americana Phoebe Robinson e la doppiatrice Wanda Sykes

Gli episodi sono distribuiti in Italia, Regno Unito, Nigeria, Sudafrica, USA, Canada, Senegal, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Italia con sottotitoli in italiano, inglese, francesce, tedesco, olandese e spagnolo.

 

“Anche se molti di noi stanno ancora aspettando il proprio turno per vaccinarsi, dobbiamo impegnarci per fare in modo che miliardi di persone in tutto il mondo non siano lasciate indietro” – ha dichiarato Bono – “È la cosa giusta da fare, ovviamente, ma è anche l’unico modo per uscire dalla pandemia. Se il vaccino non sarà distribuito ovunque, il virus resterà un pericolo per tutti.”

Questa non è la prima volta che Bono Vox si impegna nel sociale, in particolar modo nell’ultimo anno durante il quale ha preso molto a cuore il problema della pandemia. Ad aprile 2020, insieme agli U2, ha voluto donare 10 milioni di euro a sostegno della sanità irlandese e a luglio 1,5 milioni di dollari per sostenere l’industria musicale. Gesti di solidarietà che non possiamo fare altro che apprezzare e acclamare, soprattutto di questi tempi. Del resto si sa, sono proprio le persone più seguite a poter sensibilizzare maggiormente, facendosi ascoltare ed invogliando gli altri a fare beneficenza.