Fonte immagine in evidenza: La Repubblica
In riva al mare, in alto a questa singolare barchetta utilizzata come libreria vi è scritto un invito rivolto al pubblico che la guarda: “La pesca fu proficua, i remi divennero ali e il mare si tinse di luna. Fermatevi, gettate qui l’ancora. Leggete, respirate, amate“. Chi si ferma nella splendida caletta di Portalga, nei pressi di Polignano, si ritrova davanti una libreria mozzafiato perché a farle da sfondo ci sono anche le ombre del mare. È una vecchia barca di legno quella che chiamano il “gozzo di Carlino“. Ed è adagiata sugli scogli proprio in prossimità del mare. I pescatori che si prendono cura della caletta hanno donato nuova vita a questa barchetta e, anziché gettarla, hanno deciso di adibirla a bookcrossing.
Il gozzo vanta la veneranda età di sessant’anni e deve il nome a quello del precedente proprietario. È stato suddiviso in due parti dai pescatori: una metà ha ospitato un presepe per lo scorso Natale, e l’altra metà è diventata una vera e propria libreria. L’intento della stessa è quello di tutti i bookcrossing, ovvero offrire dei “libri su strada”: “Prendi un libro, lascia un libro“. Come è stato anche riportato in basso alla caletta. Gli abitanti del porto hanno voluto, allo stesso tempo, valorizzare sia la caletta, con la sua cultura e tradizione, sia l’amore per la lettura e verso il bel paesaggio circostante.
Ogni persona può prendere un libro, lasciandone un altro: attualmente sono presenti circa un centinaio di volumi, e i tre scaffali sono stracolmi. Nelle belle giornate di sole anche il mare invoglia il turista a leggere. Gli stessi raccontano, in alcune interviste, che: “Nelle giornate soleggiate, alcuni lettori prendono i libri e li leggono in riva al mare.” Racconta uno dei frequentatori della libreria, perché la gente sta davvero apprezzando questa piccola meraviglia.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.