I temi principali delle opere dei preraffaelliti

I temi principali delle opere dei preraffaelliti

Religione, letteratura e poesia, natura e storia, realismo e Rinascimento fusi insieme, nelle opere della Confraternita dei Preraffaelliti. Colori forti, vividi e sensualità anche ostentata. 

Siamo nel 1848 e Dante Gabriel Rossetti , William Holman Hunt , John Everett Millais, diventano   i nomi più importanti dell’associazione artistica che, nel suo intento fondamentale, si impegnava a cambiare le convenzioni sociali attraverso la pittura, la loro pittura.

John-Everett-Millais-Ofelia-Londra-Tate-Gallery

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Rifiutando il progresso, il loro riferimento era il passato: quello precedente a Raffaello, con particolare attrazione, però, al gotico o agli ideali dei cavalieri del Medioevo, ai periodi storici densi della presenza di grandi personalità artistiche o, ancora, richiami al Nuovo Testamento.

Ispirati da Keats, da Shakespeare e le sue tragedie, la loro illuminazione viaggiava da Romeo e Giulietta a Machbeth, da re Lear a Amleto. Oppure muovendosi tra le immagini di tormento, descritte da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

La visione del  mondo

Avevano un’attenzione spiccata ai particolari, riproducendo la realtà con una fedeltà allineata al tempo che vivevano. I pittori della “Bellezza malinconica” li avevano nominati e non furono amati dalla critica. Quei ritratti a sfondo religioso, ma così carichi di sensualità, di simbologie, fecero scandalo nella società dell’epoca.

L’unica voce fuori dal coro dei critici d’arte fu quella di John Ruskin, che pubblicamente li sostenne e ne divenne fiero mecenate, esortandoli “ad andare verso la natura con onestà di cuore […] senza rifiutare nulla

Pastelli e acquerelli furono le  tecniche più usate, mezzi perfetti per sfumature d’ispirazione.

Alla maniacale riproduzione di Millais fece contrasto l’opera sorprendente di Aubrey Vincent Beardsley che, con il suo riferimento all’arte giapponese, creò magnifiche opere grafiche, dove l’inchiostro nero lasciava il suo segno sul bianco dello sfondo. Contrasti elegantissimi che divennero illustrazioni di opere scritte da Oscar Wilde, Edgar Allan Poe, Alexander Pope.

Aubrey-Vincent-Beardsley-Giovanni-e-Salome-1894.-Incisione-per-la-Salome-di-Oscar-Wilde

Aubrey-Vincent-Beardsley-Giovanni-e-Salome-1894.-Incisione-per-la-Salome-di-Oscar-Wilde

Artisti che seguivano il richiamo del cuore, volgendo le spalle ai canoni severi del loro tempo.

La regola rifiutata

La Royal Academy di Londra aveva fissato i canoni artistici eleggendo Raffaello come apice della perfezione. Il rifiuto del gruppo fondato da Rossetti, Hunt e Millais andava contro i precetti imposti: loro consideravano le opere del pittore italiano troppo tristi, prive di passione, troppo perfette. Fu così che nacque il nome di quel movimento artistico che fissava l’interesse dei seguaci ad un tempo antecedente all’arte di Raffaello.

Malgrado il successo di pubblico il movimento preraffaellite ebbe vita breve, non riuscendo a vedere nascere il secolo successivo.