La città planetaria di Giovanni Spalla

La città planetaria di Giovanni Spalla

Architetto, urbanista, professore universitario legato a una visione a misura d’uomo ma volta al futuro, del tessuto urbano, Giovani Spalla ha operato lungamente e con oculatezza nel territorio genovese dando vita a numerosi recuperi e restauri di edifici storici e industriali della città.

Giovanni Spalla

      Fonte foto: Liguria notizie

Genova ora gliene rende omaggio con una mostra retrospettiva, aperta sino al 12 febbraio prossimo,  all’interno dello “Spazio 46” di Palazzo Ducale, promossa da Art Commission con la direzione artistica di Virginia Monteverde

La mostra

Giovanni Spalla

         Fonte foto: Liguria notizie

L’esposizione con il titolo: “La città planetaria di Giovanni Spalla”, vuole presentare al pubblico il lavoro di uno spirito innovatore e anticipatore di soluzioni tecnologiche legate all’architettura e i suoi interventi che hanno contribuito all’aspetto  odierno di Genova, una città dalla lunga e stratificata storia, sospesa tra il mare, il suo porto, il dedalo di “carruggi” dei primi insediamenti e l’espansione sia sulla costa che verso le montagne subito alle sue spalle.

Molti sono i progetti architettonici presenti in mostra, oltre a disegni e schizzi e a una nutrita sezione multimediale che illustra lo sviluppo delle sue idee e le sperimentazioni digitali.

Tra i suoi più importanti interventi, documentati assieme ad molti altri nelle sale dello “spazio”, il recupero conservativo e di restauro e la resa funzionale del complesso monumentale di Palazzo Ducale di Genova, il recupero Di Villa Ronco, nel quartiere di Sampierdarena, con i suoi giardini annessi, il risanamento dei Magazzini dell’Abbondanza al Molo del Porto Antico di Genova.

“Giovanni riesce a creare discorsi fluidi e interminabili con ardite e sempre intelligenti analogie, il suo affabulare sembra una poesia di Sanguineti. Può contenere tutto e talvolta il Tutto.”

Questo è ciò che scrive di lui nella presentazione il fotografo Gianni Ansaldi che propone in mostra anche un ritratto fotografico dell’ottantottenne architetto, mettendo in luce la sagacia e l’inventiva di questo singolare uomo.