L’arrivo della bella stagione fa nascere in molti la voglia di uscire di casa e dallo stato letargico che impegna i mesi più freddi. Il tempo libero diventa un’occasione per spostarsi e fare qualche gita per cambiare panorami e scoprire bellezze in nuove città. Lontane o vicine, queste mete sono in grado di ricaricare l’energia e donare una parvenza di vacanza tra una settimana lavorativa e l’altra. Genova e il borgo di Boccadasse sono una meta da appuntarsi in agenda.
Genova in un giorno: cosa vedere
Spesso bistrattata e non inserita nella top ten delle città da visitare, Genova è uno tra gli innumerevoli tesori della nostra nazione che non aspetta altro che essere scoperta e girata. È una città metropolitana dove vita moderna e storia antica si intersecano freneticamente come le strade che la attraversano.
Vicoli (o carruggi per correttezza), traffico stradale e portuale, profumo di focaccia e pane fresco, il rumore del mare, i grandi palazzi storici e le vedute: tutto questo rende Genova unica e speciale.
In una visita di un fine settimana si avrà il tempo di vedere buona parte della città che è godibile a piedi così come con i mezzi. Tra questi molto particolari sono gli ascensori verticali e le funicolari che permettono di visitare Genova in altezza e godere dei suoi panorami.
Fonte foto: Alessandra Brevi
Partendo dal porto di Genova, dove si trovano l’acquario, la biosfera e tantissimi locali, si può intraprendere una passeggiata in più direzioni.
Il centro storico è caratterizzato da vie strette che risalgono il centro, ricche di piccole attività e forni ai quali è difficile resistere se amate pizza e focaccia. Sono così caratteristiche e antiche – si stima risalgano all’anno mille – che hanno reso Genova una delle città medievali più interessanti d’Europa.
Un carruggio stretto stretto può improvvisamente aprirsi su una piazza o su un palazzo d’epoca. Tra questi, i Palazzi Rolli, patrimonio Unesco sono imperdibili. Queste residenze nacquero dal desiderio dei nobili genovesi tra il rinascimento e il barocco, palazzi sfarzosi a memento della loro ricchezza da sfoggiare.
Stucchi, oro, marmo, opere artigianali e molto altro arricchiscono le sale di queste dimore. Ce ne sono oltre 40 e il nome “rolli” deriva dall'”elenco degli alloggiamenti pubblici” dove erano inserite queste residenze che dava vita a un sistema di ospitalità pubblica. I proprietari dei palazzi, nel 500, erano obbligati a ospitare visite di stato e lo stabile veniva scelto in base al rango dell’ospite e del padrone di casa.
Fonte foto: Alessandra Brevi
Proseguendo tra le vie si apre partendo dalla fontana di Piazza Ferrari via XX settembre, da molti considerata la “via dello shopping”. Oltre alle vetrine però il naso va rivolto all’insù sotto i portici che metro dopo metro cambiano stile e colore così come le facciate dei palazzi sovrastanti. Al termine, il Ponte Monumentale, imponente e maestoso simbolo della città.
E ancora la casa di Cristoforo Colombo, la porta soprana e le innumerevoli chiese e cattedrali.
Fonte foto: Alessandra Brevi
Dopo una visita in città, perché non approfittare di un ascensore per una splendida veduta dall’alto? Ce ne sono diversi e sono propriamente ascensori, non funivie o funicolari. Questi permettono ai cittadini e ai visitatori di facilitare e velocizzare l’ascesa alla città e scoprirla in una veduta del tutto nuova.
Il borgo di Boccadasse
Passeggiando sul lungomare verso levante si incontra l’incantevole borgo di Boccadasse. Qui il paesaggio cambia, ci si dimentica del caos cittadino e si rimane incantati dai colori delle case che incorniciano la caletta, bagnate dal mare.
Fonte foto: Alessandra Brevi
Qui il tempo sembra davvero essersi fermato: i palazzi hanno conservato la loro configurazione originale di quando erano le residenze dei pescatori. A rendere tutto più magico è la vita di Boccadasse che non si è mai fermata. Il borgo è ancora vivo e brulicante di attività, soprattutto turistiche e accoglie ogni anno migliaia di turisti
Qui è proprio il caso di tirare fuori la focaccia calda appena acquistata dal forno, sedersi sulla spiaggia o su un muretto a guardare il mare, mettere da parte il cellulare e godersi la bellezza.
Bergamasca, ma nomade per il nord d’Italia, classe 1989 e di professione navigo nel mondo del marketing e della comunicazione.
Mi contraddistinguo per la testa dura e la curiosità che mi portano ad interessarmi sempre a ciò che succede nel mondo. Amo l’arte in maniera viscerale, leggo sempre troppo poco per quanto vorrei, cucinare e camminare. Hermes mi da la possibilità di raccontarvi con le mie parole questi mondi e di portarvi a spasso con me.