Piazza del Plebiscito rappresenta il cuore pulsante di Napoli, un luogo carico di storia e fascino che ha visto scorrere secoli di eventi e trasformazioni. Situata di fronte al Palazzo Reale, la piazza è un simbolo della città, una testimonianza vivente delle epoche e dei regni che si sono succeduti nel corso del tempo.

Le statue dei Re: origini e folklore

Una delle curiosità più affascinanti di Piazza del Plebiscito è rappresentata dalle statue che adornano le nicchie del Palazzo Reale. Queste imponenti sculture raffigurano i sovrani che hanno governato Napoli nel corso dei secoli, ciascuno con un ruolo cruciale nella storia della città.

In particolare, vi è una simpatica leggenda popolare legata alle ultime quattro statue della fila, che ha attraversato le generazioni ed è ancora oggi raccontata con ironia e affetto dai napoletani.

  • Carlo V d’Asburgo, con il dito puntato verso il basso, sembrerebbe esclamare: «Chi ha fatto la pipì qui a terra?».
  • Carlo III di Borbone, con un atteggiamento indignato, parrebbe rispondere: «No, non sono stato io!».
  • Gioacchino Murat, portandosi la mano al petto, confesserebbe: «Sono stato io!».
  • Vittorio Emanuele II di Savoia, sfoderando la spada, con tono risoluto aggiungerebbe: «Allora glielo taglio!».

Questa storia, tramandata di padre in figlio, aggiunge un tocco di leggerezza e folklore alla maestosità di queste opere scultoree. Tuttavia, oltre la leggenda, le statue dei re raccontano molto di più sulla storia di Napoli.

Un patrimonio artistico e storico

Le statue sono state realizzate nell’Ottocento su commissione di Ferdinando II di Borbone, che volle celebrare i grandi sovrani che hanno segnato la storia del Regno di Napoli. L’opera scultorea fu affidata a diversi artisti dell’epoca, tra cui Antonio Cali, Gennaro Cali e Tommaso Solari, che contribuirono a dare forma a queste figure monumentali.

Ogni sovrano rappresentato ha avuto un impatto significativo sulla città:

  • Ruggero il Normanno: primo re di Napoli, fondatore del Regno di Sicilia.
  • Federico II di Svevia: grande mecenate della cultura e fondatore dell’Università di Napoli.
  • Carlo I d’Angiò: portò Napoli al centro del Mediterraneo con una politica espansionistica.
  • Alfonso V d’Aragona: artefice dello splendore rinascimentale della città.
  • Carlo V d’Asburgo: imperatore del Sacro Romano Impero e promotore di importanti riforme.
  • Carlo III di Borbone: fondatore della dinastia borbonica, artefice dello sviluppo economico e culturale della città.
  • Gioacchino Murat: generale napoleonico che modernizzò l’amministrazione napoletana.
  • Vittorio Emanuele II: primo re d’Italia, che sancì l’unificazione nazionale nel 1861.

Un simbolo di Napoli

Oggi, Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più iconici di Napoli, amata da cittadini e turisti per la sua maestosità e il suo valore storico. Il Palazzo Reale, la Basilica di San Francesco di Paola e le statue dei re contribuiscono a rendere questo spazio un vero e proprio museo a cielo aperto.

Che si tratti della storia ufficiale o della leggenda popolare, le statue dei sovrani di Napoli rimangono testimoni silenziosi della grandezza e delle trasformazioni della città, rendendo Piazza del Plebiscito un luogo imperdibile per chiunque voglia conoscere l’anima di Napoli.

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