Viaggio controcorrente: la mostra al GAM di Torino

L’estate italiana ha portato con sé un nuovo avvicinamento alla cultura. Le città si sono gremite di eventi e mostre, ampliando la scelta di chi ha trascorso delle calde giornate urbane. Tra questi, Il Gam (Galleria d’arte Moderna) di Torino propone una mostra intitolata Viaggio controcorrente.

Il GAM è una pinacoteca fondata a Torino nell’ultimo decennio dell’800 che incentra la sua attività prevalentemente sull’arte del XIX e XX secolo. Scopriamo insieme qual è il viaggio che propone in questo periodo.

La mostra è dedicata a un momento storico delicato, quello a cavallo tra il periodo successivo alla fine della Grande Guerra e la fine della Seconda Guerra Mondiale (1920 – 1945). Le opere ripercorrono 25 anni di storia rappresentate con circa 130 opere provenienti sia dal patrimonio del museo sia dalla Galleria Sabauda. Infine, le opere sono affiancate dalla collezione privata dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano.

I capolavori si possono ammirare fino al 12 settembre e la loro visione ha un ulteriore scopo, quello benefico della raccolta fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus che compie 35 anni di attività.

Questa mostra grazie alla presenza di tre collezioni, due pubbliche e una privata, consente di approfondire quale fosse lo spirito del tempo, attraverso opere che rivelano sia il un alto livello artistico dal punto di vista tecnico sia il periodo conflittuale attraversato. Proprio in questo ventennio l’arte divenne strumento di propaganda fascista anche attraverso le opere artistiche, che s’ispirano ad una classicità ritrovata in contrapposizione netta con il periodo delle Avanguardie dei primi del ‘900.

La mostra si compone di diverse sezioni: Interni; Figure; Allegorie e Ritratti; Nature morte;
Paesaggi / vedute ed è accompagnata da un catalogo che raccoglie le riproduzioni delle opere in mostra e testi di approfondimento.

La raccolta di opere private è una rarità nel patrimonio nazionale e aiuta a comporre un ambiente unico, in cui le visioni antagoniste rispetto alle politiche culturali fasciste rappresentano il significato principale.

I curatori della mostra hanno si sono posti un altro interessante obiettivo che acuisce il contrasto tra le opere: quello di accostare alle opere novecentesche, alcune opere di arte antica provenienti dalla Galleria Sabauda risalenti al periodo tra il Cinquecento e il Settecento. La contrapposizione è utile al visitatore per confrontare o riflettere sulle somiglianze e differenze stilistiche e costruire la propria idea di contaminazione e differenziazione artistica.

Il rientro in città dopo le ferie d’agosto può riservare piacevoli sorprese, come quella di scegliere una mostra che aiuta a stimolare il senso critico e riflettere sugli antagonismi della storia recente.