Il borgo umbro di Montefalco

Il borgo umbro di Montefalco

Montefalco, il comune in provincia di Perugia, è situato in una zona chiamata “Ringhiera dell’Umbria” ed conosciuto soprattutto per la produzione del Sangrantino e del Montefalco rosso. E’ uno dei borghi più belli d’Italia, con i suoi affreschi è considerato il santuario dell’arte umbro-toscana.

La storia

È durante l’epoca romana che nasce Coccorone, la quale verrà in seguito rinominata Montefalco, solo con l’avvento delle truppe di Federico II, durante il 1249. 

Lo stato Pontificio riconobbe ampi poteri al borgo, il quale vide diverse lotte di natura politica, durante il corso dei secoli. Nel 1848 fu dichiarata città da papa Pio IX. Ad oggi è patria di 8 santi ed accolse figure importanti come ,gli imperatori Federico Barbararossa e Federico II ed i papi Nicolò V e Giulio III. 

Montefalco è considerata la città del vino, grazie alla produzione del suo nettare rosso, ma grazie alla presenza degli ulivi è essenziale anche la produzione di olio.

Città d’arte ospita diversi monumenti d’epoca medievale. All’interno delle mura erette nel 1335 dai frati minori nasce la ex chiesa di San Francesco, la quale attualmente ha assunto la forma di Museo. L’abside centrale affrescato da Benozzo Gozzoli nel 1452 rappresenta la vita del santo in 12 scene, le quali sono divise in 3 registri, che hanno il compito di far sembrare il tutto un elevazione, facendo partire le scene dal basso verso l’alto, committente del capolavoro fu Jacopo de Montefalco. 

La pinacoteca comunale è il punto di riferimento dell’arte umbro toscana. Le opere denotano non sono la bravura dell’artista e della scuola umbra, ma anche del passaggio effettuato in quegli anni all’Umanesimo. Il percorso museale mostra i molti dipinti del 1500 di artisti come Pietro Vannucci conosciuto come il Perugino. 

Dalle mura cittadine ben conservate si denotano 4 porte, da cui si può raggiungere il corso Mameli, attraversando strade costernate da palazzi signorili del XV-XVII secolo, ma decisamente un punto di riferimento per il borgo è il Palazzo comunale risalente al XIII secolo, caratterizzato dalla torre comunale, da cui si può osservare una vista mozzafiato. 

Montefalco pullula di chiese caratteristiche come la chiesa di Santa Lucia fondata durante il XII secolo dai monaci benedettini, conserva tutt’oggi le sue caratteristiche medievali, diventando così il nucleo del più antico del borgo. Sono presenti innumerevoli chiese del genere, come quella di San Bartolomeo costruita nel 1222, la quale possiede una primitiva costruzione romanica, o come quella di San Fortunato edificata sulla tomba dello stesso santo, nel IV secolo, alle sue spalle è presente un suggestivo bosco di elci, ideale per le passeggiate. 

Ma il paese ricco di chiese presenta anche diversi castelli come quello di Montefalco, il quale assunse l’aspetto di un costrum romano, ma solo dopo la fine dell’Impero Coccorone segnò il confine tra i Longobardi e i Bizantini.

Durante XI secolo fu circondato da mura, che furono allargate sono 300 anni dopo. Della rocca restano vestigia significative e buona parte della cinta muraria, utile per la strategia difensiva. 

Il castello di Fabri è un’ulteriore monumento situato su una collinetta, a metà strada tra Trevi e Montefalco. Con le sue mura merlate del XIV, aiutano il loro sistema difensivo. Il castello presenta bastioni quadrangolari e un fossato con tanto di ponte levatoio. 

Nel paese del vino a partire dalla settimana di Pasqua fino ad arrivare a maggio è possibile degustare i vini all’interno delle cantine aperte. 

Agosto è il mese prediletto, in cui c’è la festa di Santa Chiara e con l’evento di Agosto Montefalchese e fuga di Bove, il quale dura 3 settimane, colmo di spettacoli di piazza con degustazioni, un’antica giostra, sbandieratori e una corsa dei tori.

Le feste non finiscono qui, infatti settembre è il mese della Festa della vendemmia e della settimana enologica, con escursioni e degustazioni.