Feltre tra natura e buon vino

Feltre: tra natura e buon vino

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Fonte foto: Dolomiti.it

Hai mai visitato Feltre? Dovresti farlo! L’Italia è ricca di piccoli borghi, piccole realtà tutte da scoprire. Feltre rappresenta uno di questi gioielli sui quali è impossibile non soffermarsi.

Posizione

Circondata dall’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è il luogo dove perdersi in suggestive passeggiate circondati da un’esplosione della natura in tutte le sue manifestazioni più affascinanti. Eccoci quindi pronti a visitare la città che non è solo natura ma ha anche una storia interessante. Troviamo infatti tracce di Feltre già in epoca romana, durante il Medioevo e poi il Rinascimento sotto l’influenza della Serenissima.

Fonte foto: dolomiti.it

Un po’ di storia

Con il tempo Feltre si distingue per il nascere di sedi di associazioni di fabbri (artigiani), di centonari (addetti al riciclaggio di vesti usate e scarti di lavorazione della lana, le centones sono identificabili con l’attuale feltro che dal nome della città ebbe origine) e di dendrophori (boscaioli, artigiani, mercanti e trasportatori di legname).

Tracce della sua storia sono visibili nel suggestivo centro storico dove, all’ombra del Castello di Alboino, si trovano le due piazze principali: Piazza Duomo e Piazza Maggiore, centro devozionale di Feltre con la chiesa di San Rocco e San Sebastiano, voluta fortemente dai cittadini nel 1530 per allontanare definitivamente le carestie. Consacrata nel 1632 del vescovo Giovanni Paolo Savio è costituita da tre navate e al suo interno possiamo vedere opere di un certo valore artistico quali Pala di Francesco Frigimelica raffigurante i Santi Rocco, Sebastiano e la Vergine Addolorata e il Crocifisso ligneo di Francesco Terilli.

 

Fonte foto: Fondoambiente.it

Cosa vedere

Da non dimenticare una visita al Museo Diocesano dove è possibile ammirare veri e propri capolavori di pittura, scultura e oreficeria, tra cui dei  dipinti di Jacopo Tintoretto;  al Museo Civico, ma soprattutto alla Galleria d’arte modernaCarlo Rizzarda“, un museo del ferro battuto nato  per desiderio del grande maestro  a cui è intitolata e allestito dall’architetto Alberto Alpago Novello nel 1938. Custodisce ed espone  oltre 400 manufatti del maestro in ferro battuto realizzati nel  periodo tra il 1910 e il 1930.

Tanta natura, tanta arte ma anche il Teatro de la Sena (Teatro della Scena) dove Carlo Goldoni inizio la sua carriera.

E per finire: a tavola!

Perché non approfittare degli eventi quali il Palio di Feltre per una visita che non può che concludersi in una osteria tipica con i sapori della buona cucina veneta, dal radicchio al baccalà mantecato, non senza un buon sorso di vino di queste parti che sia un Riesling fruttato o un Valpolicella classico.


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