Il Carnevale in Alto Piemonte è un’esperienza unica che unisce storia, folklore e gastronomia in un’esplosione di colori e sapori.
Dai festeggiamenti iconici di Borgosesia, Varallo e Santhià alle maschere storiche e ai dolci tradizionali, questo evento rappresenta una delle manifestazioni più autentiche del territorio piemontese.
I Carnevali Simbolo: Borgosesia, Varallo e Santhià
Tre sono le località che vantano il titolo di protagonisti del Carnevale in Alto Piemonte: Borgosesia, Varallo e Santhià.
Questi tre paesi offrono esperienze immersive e raccontano l’anima del territorio piemontese attraverso cortei colorati, i balli e rievocazioni storiche trasformano le loro strade in veri e propri palcoscenici a cielo aperto.
Borgosesia e il Mercu Scurot
Borgosesia ospita uno dei Carnevali più celebri del Piemonte, con il suo momento clou nel Mercu Scurot che vuol dire, appunto, mercoledì delle Ceneri ed è celebrato proprio nel primo giorno di Quaresima.
Questo evento è un mix di tradizione e ironia, con un corteo simbolico che rappresenta il funerale del Carnevale.
Le sfilate di carri allegorici, le maschere tipiche Peru Magunella e Gin Fiammà, e le serate danzanti animano la città, coinvolgendo residenti e visitatori in un’esperienza indimenticabile.
Varallo e il Carnevale Storico
Varallo, ancorato profondamente alle radici del territorio alto-piemontese, celebra il suo Carnevale storico con un’atmosfera coinvolgente e festosa, che mai dimentica le ricchezze culturali e il legame con la Valsesia.
Protagonisti della festa sono Marcantonio Carlavèe e Cecca, maschere simbolo di un evento ricco di cortei colorati, balli e rievocazioni storiche che trasformano la città in un vero palcoscenico a cielo aperto.
Santhià e la Fagiolata da Record
Il Carnevale di Santhià è il più antico del Piemonte, con origini che risalgono al 1338.
Tra gli eventi imperdibili ci sono la presentazione delle maschere, la consegna delle chiavi e la celebre Fagiolata, la più grande d’Italia, con oltre 20.000 porzioni distribuite.
Le celebrazioni si concludono con un richiamo pagano: il rogo del Babaciu, il re del Carnevale, che sancisce la fine del periodo di festa.
Le Maschere Tradizionali di Vercelli, Biella e Novara
Il Carnevale in Alto Piemonte è caratterizzato da maschere che raccontano la storia e l’identità di ogni città: scopriamo insieme le “tradizioni in maschera” che riguardano Vercelli, Biella e Novara.
Vercelli
Il Bicciolano e la sua compagna Bela Majin, risalenti a fine ‘700, sono simbolo di libertà e orgoglio popolare.
Fonte foto:lastampa.it
Novara
Re Biscottino e Regina Cüneta, legati rispettivamente alla tradizione dolciaria locale e, quindi, al celebre Biscotto di Novara, e al canale realizzato dai Savoia intorno a una delle opere più importanti per la città: i Baluardi.
Domodossola
Togn e Cia, maschere di origine ottocentesca che animano il Carnevale con allegria.
Fonte foto:novaratoday
Biella
Infine, il “vecchietto” Gipin con “scarpe grosse e cervello fine” e la compagna Catlin-a, pettegola furbetta, sono i personaggi sagaci che incarnano lo spirito ironico della città di Biella.
Dolci di Carnevale: I Sapori della Tradizione
Il Carnevale in Alto Piemonte è anche una festa per il palato e celebra sapori autentici che raccontano la cultura del territorio.
Fonte foto:genova.erasuperba.it
Tra i dolci tipici troviamo: le Bugie, qualora fossimo a Biella, ma potremmo trovarle sotto il nome di Chiacchiere nel Verbano Cusio Ossola o Gale qualora fossimo a Vercelli, l’importante siano croccanti e zuccherate. Ancora, Bignole novaresi, piccoli bigné simili a tortelli fritti ripieni di creme golose.
Invece, a Vercelli il celebre Bicciolano, biscotto speziato che prende il nome proprio dalla maschera simbolo della città. Non possiamo non citare le Bale d’Ors, praline di miele e cioccolato di Biellesi e le fragranti Mantovane di Cossato
Infine, i fragranti e irresistibili Krussli della Val Formazza e i Tapit di Oleggio, biscottini tramandati da generazioni.
Vini del Territorio: Un Brindisi alla Tradizione
Per accompagnare le delizie del Carnevale, non c’è niente di meglio che un buon calice di vino, ancora meglio se è locale.
Tra i rossi spiccano il Ghemme e il Gattinara, due DOCG che esprimono al meglio la nobiltà del Nebbiolo.
Fonte foto: eataly
Per gli amanti del bianco, l’Erbaluce di Caluso DOCG, prodotto sulle colline biellesi e vercellesi, è un must assoluto: in versione ferma, spumante o passito, questo vino elegante si presta sia come aperitivo che come accompagnamento ai dolci.
Vivi il Carnevale in Alto Piemonte
Il Carnevale in Alto Piemonte è un viaggio tra folklore, gastronomia e cultura. Un’occasione imperdibile per immergersi nelle tradizioni più autentiche e vivere momenti di puro divertimento. Pianifica la tua visita e lasciati conquistare dalla magia di questa festa straordinaria!

Sono una Boomer intrappolata nel corpo di una Millennial a cui piace scrivere. Ho un background variegato, sono eclettica e la semplicità non sempre fa parte di me (fortunatamente). Ho qualche laurea che attesta la mia specializzazione nel settore food, ma la verità è che mi piace comunicare il cibo in ogni sua forma, mi occupo di formazione, adoro la cultura coreana, la musica underground e vorrei essere perennemente affetta dalla sindrome di stendhal. A livello associazionistico, ricopro il ruolo di Responsabile Comunicazione, Marketing, Ufficio Stampa e Social Media Manager di Slow Food Roma & MULTI, viaggio alla scoperta delle culture e cotture che ci uniscono, evento a cura di Slow Food Roma & Lucy – Sulla cultura, ormai alla sua seconda edizione. Ho collaborato con media territotiali e riviste on line, ma Hermesmagazine è stata l’opportunità per entrare a far parte di una vera e propria redazione giornalistica ed avere uno spazio dove esprimermi e permettere alla mia natura dinamica di captare nuovi stimoli e trasformarli in occasioni per imparare e superare i miei limiti.