State programmando le vacanze estive e immaginando di fare tappa in Calabria? Se scegliete il litorale ionico, percorrendo la Statale 106 in direzione Sud, vi imbatterete nell’Isola di Capo Rizzuto, un comune in provincia di Crotone, con caratteristiche uniche.
La geografia fisica della costa è molto frastagliata: ciò che salta all’occhio del visitatore guardando le spiagge dall’alto è la presenza di tante piccole “isolette”, ognuna con le sue baie rocciose ed acque talmente cristalline da poterne scorgere il fondale. Trascorriamo insieme un soggiorno virtuale per parlarvi dei punti di interesse da non perdervi nel corso della vacanza!
Cenni storici e punti d’interesse
Questo gioiello della Calabria affonda le sue radici in un passato antico. Conobbe un periodo di gloria nel Medioevo, quando divenne oltre che un importante centro commerciale anche un forte difensivo capace di tenere al sicuro la popolazione dagli attacchi dei pirati saraceni e turchi.
Nel borgo di Isola vi sono avanzi del complesso fortificato cinquecentesco del Castello Feudale, risalente al periodo medievale e ampliato a metà del ‘500. Altro luogo strategico del borgo per la vostra visita è la Porta Magna sormontata dall’Orologio, risalente al periodo medievale, che divide la zona antica da quella più moderna.
Nel borgo troverete inoltre la chiesa matrice, che un tempo fungeva da duomo: essa presenta una facciata barocca, aperta da un portale su cui è posto uno stemma vescovile. Al suo interno si conservano un coro settecentesca e una Madonna Greca dipinta a olio su tela.
La frazione marina: Le Castella
Nella frazione di Le Castella, si trova la celebre fortificazione, di origine cinquecentesca, protesa su una piccola penisola sul mare. Fu costruita come edificio militare per contrastare le frequenti invasioni. Importantissime sono le monumentali cave di blocchi e di rocchi di colonna di età greca (VI-III secolo a.C.) sulla Punta Cannone e nell’area del porto. Dalle esse sono stati presumibilmente estratti i rocchi delle colonne del Tempio di Hera Lacinia, posto sul promontorio di Capo Colonna.
Sulla costa sorge la Torre Vecchia, una torre cilindrica risalente al sec. XVI e anch’essa costruita con funzione difensiva contro le incursioni barbariche. La torre era custodita da un caporale e da un milite, che segnalavano la presenza di navi sospette con segnali di fumo durante il giorno e falò la notte.
Infine, menzioniamo il Santuario della Madonna Greca, in località Capo Rizzuto: esso è dedicato alla Protettrice di Isola di Capo Rizzuto e fu costruito in epoca recente, nel 1991.
Area protetta
Le spiagge dall’acqua cristallina di queste località sono riconosciute come Area protetta. L’Area marina protetta Capo Rizzuto interessa il tratto di mare ionico antistante il territorio dei comuni di Crotone ed Isola Capo Rizzuto, ricoprendo una superficie di circa 14.721 ettari ed estendendosi sulla linea di costa per ben 42 chilometri. L’istituzione dell’area protetta è datata 1991; essa persegue una duplice finalità: preservare la costa dal punto di vista ambientale e tutelare il vasto e ricco patrimonio archeologico.
Nell’area protetta si affacciano otto promontori, tra cui quello del parco archeologico di Capo Colonna, con l’unica colonna del tempio di Hera Lacinia rimasta in piedi. All’altro estremo del parco si trova Punta Le Castella, con il già citato castello aragonese.
L’importanza di questa riserva marina si può trovare sia nella ricchezza faunistica e floristica marina, sia nelle spiagge bianche dalle acque cristalline.
La caratteristica ambientale di questa zona è rappresentata dalla presenza di fondali molto bassi a differenza di tutti gli altri della costa Calabra, eccetto alcune zone rocciose. I fondali sono molto ricchi, costellati di posidonia, la celebre pianta acquatica. Riguardo la fauna, la zona è popolata da poriferi, cnidari, molluschi .Tra le presenze ittiche si trovano infine cernie, triglie, donzelle e il coloratissimo pesce pappagallo.
Al suo interno l’area marina protetta è divisa in tre zone di riserva integrale (A, B, C) classificate in base al livello di protezione ambientale.
Curiosità e leggende sull’origine del nome
Esistono diverse interpretazioni riguardo l’origine del nome. Secondo alcuni, il luogo sarebbe stato utilizzato da famiglie in fuga dall’incendio di Troia. L’appellativo “isola” deriverebbe dal latino “asyla” (luogo sicuro); così chiamato perché le popolazioni locali vi cercavano riparo per proteggersi dalle incursioni turche. Infine, vista la distanza del nucleo abitativo dal mare (circa 4 km), il nome potrebbe derivare dalle costruzioni rurali romane denominate appunto “insule“.
La zona ionica della provincia di Crotone pur non possedendo grandi infrastrutture, racchiude bellezze architettoniche e naturalistiche che ne fanno una buona meta per le vostre vacanze. Pronti a fare il pieno di sole e storia?
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.