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Ci troviamo nella Sicilia Orientale, dove sorge Scicli, una delle 8 città che compongono la barocca Val di Noto.
La città siciliana è considerata patrimonio dell’Unesco a partire dal 2002, con le sue strade ampie e luminose e innumerevoli chiese vi conquisterà. Conosciamo un po’ la città barocca di Scicli.
Origini di Scicli
Dalle antichissime origini, Scicli è la città siciliana che conserva all’interno del suo territorio diverse grotte, in particolare nella zona di Chiafura.
Ma partendo dal principio, fu colonizzata dai Greci e dai Romani, solo successivamente fu occupata dagli Arabi, i quali la definirono Shiklah.
Si ebbe la liberazione della città solo nel 1001, proprio con l’incursione dei Saraceni, i quali vennero sconfitti dai Normanni, infatti è durante questa lotta di potere, che i cittadini, ancora oggi, festeggiano la Madonna delle Milizie, rappresentata in lotta contro i Saraceni, nella Chiesa Madre.
La perla del baracco
Il borgo ha dovuto affrontare diversi tipi di sfortune durante il XVII secolo: la peste nel 1626, l’invasione di cavallette nel 1687 e il devastante terremoto del 1693, che perpetuò in tutta la Val di Noto, decimando così la popolazione e distruggendo le precedenti abitazioni.
È grazie all’impegno dei cittadini del tempo, che le varie città vennero costruite da 0, così nacque l’attuale barocco, diventato patrimonio dell’Unesco.
Esempi della bellezza barocca, sono la chiesa di San Bartolomeo, il Palazzo beneventano e le sue decorazioni sontuose e dinamiche che lasciano a bocca aperta.
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I palazzi eleganti ricostruiti nel XVII sono l’espressone diretto del mondo Tardo baracco, lo stile viene chiamato baracco del Val di Noto, distinguendosi da una città all’altra grazie all’utilizzo di diversi materiali.
Cosa vedere a Scicli
Gli eventi e le mostre da non perdere sono tantissime, ma tra queste ogni anno si celebra a Pasqua, la festa del Cristo Risorto, dove la statua viene portata in spalla lungo la città.
Caratteristica è anche la cavalcata di San Giuseppe, che avviene proprio il 19 marzo, con il passaggio dall’inverno alla primavera. È conosciuta per le festose baldature dei cavalli, che sfileranno in corteo e poi davanti alla giuria, che proclamerà il vincitore.
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Infine la città si riunisce ogni 11 di gennaio, per ricordate l’anniversario del terremoto di Val di Noto, un momento per ricordare la rinascita del luogo.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.