Ci troviamo a Vigevano, una città in provincia di Pavia. Qui si trovano edifici storici, musei e luoghi incantevoli da scoprire. E partiremo dal luogo più caratteristico.
È il cuore pulsante di Vigevano, ma anche una delle piazze più belle d’Italia. Stiamo parlando di Piazza Ducale, una piazza tardo quattrocentesca dove tutto è elegante e armoniosamente misurato, uno spazio scenografico in cui, se si passa quando il sole splende e il cielo è sereno, è bello fermarsi in uno dei bar della piazza a prendere un caffè o sorseggiare un aperitivo.
Voluta da Ludovico il Moro, che di fatto si trasferì a vivere qui con tutta la corte in quella che avrebbe dovuto essere la residenza di caccia. La grande piazza doveva essere l’anticamera d’ingresso al vicino e imponente Castello visconteo-sforzesco, uno dei più grandi d’Europa. La cui costruzione risale al 1492, e fu terminato dopo due anni, giusto in tempo per accogliere la visita di Carlo VIII di Francia. Furono Bramante e Leonardo da Vinci ne curararne la progettazione. (“Scampoli di Vigevano” che entrano nelle carte leonardesche, ma nessuna prova che il genio di da Vinci abbia contribuito alla progettazione della piazza, ma sicuramente alla canalizzazione dei corsi d’acqua tutt’intorno). Nel 2019 sono stati celebrati i 500 anni dalla morte di Leonardo, eventi e nuovi itinerari hanno riempito le strade di Vigevano. Un esempio sono state le “Strade di Leonardo” che raccontavano del soggiorno del genio italiano a Vigevano.
Piazza Ducale risulta, uno dei primi esempi di piazza rinascimentale realizzati su modello del forum romano e una luminosa testimonianza dell’architettura lombarda del XV secolo. Si presenta come un rettangolo allungato di 134 metri di lunghezza e 48 di larghezza, edificato su tre lati. La piazza voluta da Ludovico il Moro era diversa da quella attuale, infatti, in corrispondenza delle vie oggi note come via del Popolo e via Silva c’erano due archi trionfali. Per accedere al Castello inoltre, si saliva per una lunga rampa di pietra, percorribile a cavallo, posta nel centro della piazza in linea con l’ingresso attuale sotto la Torre.
La Piazza iniziò a cambiare quando il suo Vescovo, Juan Caramuel y Lobkowitz, nel 1680, chiuse il quarto lato con la facciata barocca della Cattedrale, tolse gli archi trionfali e la rampa d’accesso al Castello. Rendendola una specie di Plaza Mayor (come aveva visto a Madrid). Da quel momento, fino all’epoca napoleonica, la piazza si chiamò “del Duomo”, e fu impreziosita, dai portici, arcate e da 84 colonne con capitelli tutti diversi tra loro e, sopra ogni colonna, un medaglione con un ritratto di un personaggio d’epoca romana e rinascimentale. Tra questi anche Ludovico il Moro e la moglie Beatrice d’Este accompagnati da motti e proverbi.
A vegliare su Piazza Ducale, oltre alla Torre del Bramante, ci sono i comignoli di mattoni che fanno capolino dai tetti delle case, tutti volutamente diversi l’uno dall’altro perché riproducono le torri dei castelli che facevano parte del feudo di Vigevano ai tempi degli Sforza. La facciata a forma concava della Cattedrale, il duomo dedicato al patrono cittadino, Sant’Ambrogio, è un completamento della piazza. All’interno del quale si trova il Museo del “Tesoro del Duomo”, le cui collezioni andarono costituendosi a partire dal 1534 con le progressive donazioni al vescovo di Vigevano. Qui si conservano preziosi calici, pissidi e paramenti, messali romani e manoscritti di grande valore fino al prezioso paramentale, ricamato con fili d’oro, utilizzato dal Papa per incoronare Napoleone Bonaparte, re d’Italia, nel duomo di Milano, il 26 maggio 1805.
Palazzo Ducale
Questo Palazzo è un edificio molto grande, infatti si estende su 70mila metri quadrati per cinque piani. Molti dei suoi spazi sono visitabili in autonomia e gratuitamente, eccetto la Leonardiana, lo spazio museale dedicato a Leonardo da Vinci che custodisce importanti documenti e manoscritti tra cui il celebre Codice di Vigevano con i bozzetti delle “macchine d’acqua” e diversi fenomeni atmosferici. All’interno del complesso del Palazzo Ducale, si trova anche il Museo internazionale della Calzatura, un museo che merita davvero d’essere visitato. Il castello fu sede militare fino al 1968 e molte sale erano adibite ad ospitare le migliaia di cavalli a disposizione degli uomini. Nel 2017, alcune di queste ormai ex stalle sotto al castello, furono aperte.
Se si osserva il selciato costituito da coitoli bianchi e neri provenienti dal fiume Ticino, si può rimane rapiti dalle sinuose figure. Mentre se si alza lo sguardo, si potranno ammirare i primi lampioni in ghisa sistemati qui nel 1911, e che la sera rendono Vigevano un luogo incantevole e romantico. E le conferisocno quell’aspetto nobile che la caratterizza.
Nella vita sono stata tante cose, ho sperimentato e fatto lavori che mi sono persino inventata di sana pianta. Sono stata la prima Business Teller in Italia per ben 3 anni, ho aiuto imprenditori e professionisti a raccontare la propria storia sotto forma di libro. Poi ho capito chi sono davvero e sono tornata al mio mondo di appartenenza, a quello che in fondo ho sempre fatto, la meditazione e il mondo spirituale ed energetico. E oggi sono una Guida Spirituale, aiuto le donne a fare pace con loro stesse, a ritrovare la pace interiore e non solo. In tutto questo sono anche una copywriter e articolista da quasi 9 anni.